Pubblicato il Lascia un commento

Lo sapevi? ep.2

Lo sapevi? ep.2

Lo sapevi? ep.2

Lo sapevi? ep.2

Lo sapevi? ep.2″.

La 1^ persona a fare 1 viaggio in auto è stata Bertha Ringer Benz

Bertha Benz è stata una pioniera dell’automobile tedesca.

La prima “donna dell’auto”, nonché moglie e socia in affari dell’inventore di auto Karl Benz.

Il 29 gennaio 1886, dopo anni di duro lavoro, Karl Benz registrò il brevetto per la prima automobile. 

Purtroppo nessuno sembrava interessato all’acquisto e per Karl cominciò un periodo di depressione.

Mentre per Bertha questa fu la spinta per intraprendere, il 5 agosto 1888, il primo viaggio in automobile della storia. Bertha rubò l’auto al marito senza avvertirlo di voler fare quel viaggio.

Prese come veicolo la “Patent Motorwagen” e la patente di guida del marito, che ai tempi era solo un fogliettino firmato che autorizzava l’intestatario di poter guidare l’auto.

Partì con i suoi due figli all’alba e la destinazione finale era la casa della madre.

La Patent Motorwagen l’auto con il quale Bertha Benz fece il suo viaggio

Il Viaggio

Il viaggio non si rivelò per niente semplice, più di 100 km di strade non asfaltate pensate inizialmente per il transito di carrozze trainate da cavalli, senza nessun tipo di indicazione stradale o per rifornimenti di benzina.

Per fare il pieno si dovette fermare in una farmacia di Wiesloch (il primo distributore di benzina della storia).

Grazie a questo viaggio, Bertha ebbe modo di accorgersi dei miglioramenti di cui aveva bisogno la vettura.

Accorgimenti dovuti anche ai disagi che dovette superare durante il percorso: ad esempio, dovette sbloccare l’alimentazione della benzina con il fermaglio del suo cappello e usare la propria giarrettiera come materiale isolante.

Alla sera quando arrivò a destinazione mandò un telegramma al marito per informarlo del successo del viaggio e qualche giorno dopo torno a Mannheim.

Il viaggio attirò moltissima attenzione: sia in Germania che in tutto il mondo.

Il percorso intrapreso da Bertha ha portato ha portato la Benz Patent-Motorwagen all’attenzione di tutti e ha dimostrato che viaggiare senza carrozza con cavalli era possibile.

Inoltre, dopo il viaggio, Bertha riportò a Karl tutti i problemi avuti per poter implementare i miglioramenti necessari, come ad esempio l’introduzione di un ulteriore cambio, più corto, per affrontare le salite, o freni in pelle per migliorare la potenza di frenata

Per la sua impresa nel 2008, viene creata la “Bertha Benz Memorial Route”: una strada turistica di 194 km che passa per i luoghi attraversati da Bertha; nel 2016 invece, Bertha viene inserita nell’Automotive Hall of Fame.

Lo sapevi? ep.1

Ti sei perso il primo episodio di “Lo sapevi?”

Leggilo qui


Ti è piaciuto “Lo sapevi? ep.2?

👇 Scrivilo nei commenti! 👇

Ci vediamo al prossimo episodio! 😘

Pubblicato il Lascia un commento

Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1″.

Iniziamo una nuova rubrica insieme all’insegna della scoperta di piccole “chicche” che forse non sapevi sul mondo dell’automotive!

Pronto a partire?

Oggi nel primo episodio di “Lo sapevi? ep.1″ vi parliamo del CAMPER: a chi è venuto in mente di inventare una casa su 4 ruote? Dove è iniziata la sua storia?

Lo sapevi? ep.1

L’antenato del Camper

Il Camper nacque in Francia da un’idea di Jules Secrestat, un pioniere dell’automobile, che commissionò la realizzazione di un mezzo lungo circa 7 metri composto da una parte abitativa ad un carrozziere di Bordeaux, Henri Lafitte.

Venne ultimato nel 1903 e venne chiamato “Bourlinguette”.

In foto uno dei primi Bourlinguette creati.

Nel 1915 i due giramondo Roland e Mary Conklin, idearono un camper sul telaio pensato per un autobus a due piani. L’autobus a due piani era dotato di doccia, tavoli, divani, letti e anche un giardino sul tetto.

Veniva alimentato a gas e anche da un generatore elettrico e prese il nome di “Conklin Gypsy Van”.

I due coniugi attraversarono gli Stati Uniti, da New York fino a San Francisco.

Questo camper primordiale divenne così famoso che anche il New York Times seguì i coniugi nel loro viaggio, riportando settimanalmente i dettagli della loro avventura.

il Conklin Gypsy Van

L’interesse delle case automobilistiche per il Camperismo

L’avventura di Roland e Mary creò grande interesse nelle persone e aprì le porte alla diffusione del fenomeno del “Camperismo” in tutta America.

Visto questo grande interesse riscontrato nelle persone, le prime case automobilistiche cominciarono a produrre i primi modelli di camper.

La casa automobilistica Pierce-Arrow presentò il modello “Touring Landau” al salone dell’auto del Madison Square Garden.

Fu il primo mezzo prodotto in serie, conversione di un’automobile dell’epoca, a cui venivano dati sedili pieghevoli per potersi piegare e dormire.

Nel 1937 la “Ford House-Car” costruì una versione più avanzata del “Touring Landau”, ma ancora senza servizi igienici: questo camper aveva un vero e proprio letto e un’area scrivania nella parte posteriore che gli dava un’atmosfera più familiare.

È solo dopo la seconda guerra mondiale che cominciò la moda del “Camperismo”.

La nascita del mito “Westfalia”

Nel 1950 in Germania cominciano a comparire i primi adattamenti di furgone Volkswagen, pensati appunto per essere adattabili al modello del camper.

Durante la visita agli stabilimenti di Wolfsburg della Volkswagen, l’importatore olandese Ben Pon vide un curioso carrello allestito per trasportare i materiali pesanti costruito sulla base del Maggiolino.

Vedendo questo mezzo, Pon, ebbe l’idea di costruire un mezzo per il trasporto delle persone.

E nacque così il mito del minibus Volkswagen oppure “Westfalia”, (chiamato così in Italia), Il primo camper ufficiale “Volkswagen Transporter”.

Vw Transporter, nato nel 1950 ma sempre così giovane

Dagli anni ’70 ad oggi

Il vero e proprio boom del camper si ha però intorno agli anni ’60-’70 che coincide con l’inizio del fenomeno degli Hippie e molti produttori di auto si cimentano in questo segmento di mercato.

Lo sapevi? ep.1

Il Camper è stato riscontrato come mezzo preferito dagli italiani per andare in vacanza.

Nel 2022 il mercato del camper ha avuto un aumento incredibile delle vendite, 35% rispetto al 2020, aumento causato sicuramente dalla pandemia, ma anche dalla riscoperta di un turismo più avventuroso e a contatto con la natura.


Leggi anche:

Auto del mese: Hyundai Ioniq5 ed il camping High Tech


Ti è piaciuto “Lo sapevi? ep.1?

👇 Scrivilo nei commenti! 👇

Ci vediamo al prossimo episodio! 😘

Pubblicato il Lascia un commento

Le concessionarie nel Metaverso

le concessionarie del metaverso

Le concessionarie nel Metaverso

Le concessionarie nel Metaverso

Concessionarie nel Metaverso

Che cos’è il Metaverso?

Si sente sempre più spesso parlare di “Metaverso” e di aziende che entrano a farne parte, ma esattamente che cos’è?

Il Metaverso è la prossima evoluzione di Internet, supporta ambienti virtuali 3D online.

Al suo interno si possono vivere esperienze virtuali, trovare contenuti 3D in tempo reale e altri media correlati sono costantemente collegati e consultabili tramite realtà aumentata e virtuale, ma anche attraverso dispositivi come PC o cellulari.

Il Metaverso riesce a creare un mondo immersivo dove gli utenti, sotto forma di avatar si incontrano tra di loro e possono condividere oggetti digitali, ma anche acquistare beni come case, ville e adesso anche auto!

Il Metaverso delle concessionarie

Questa realtà virtuale è in costante espansione e vede protagonisti sempre più Brand diversi, anche del settore automotive, dove i modelli di business sono in continua evoluzione.

Ad esempio si può parlare del marchio Acura, americano premium di Honda, è il primo Brand automobilistico ad aver annunciato l’apertura della prima concessionaria digitale nel metaverso.

Lo showroom ha aperto a marzo 2022 e si chiam “Acura of Decentraland”, gli utenti potranno immergersi in un ambiente virtuale in cui vedere “dal vivo” le ricostruzioni 3D dei principali modelli.

Oltre al marchio Acura, anche Trivellato, la concessionaria ufficiale dei marchi Mercedes-Benz, Amg e Smart entra a far parte del Metaverso, creando un ecosistema di esperienze e servizi tailor made.

Anche Cupra è approdata sul Metaverso presentando 4 nuovi modelli elettrici

Ma cosa si può fare all’interno di un salone presente nel Metaverso?

Il cliente può esplorarlo, vedere i vari modelli di auto esposte, proprio come se fosse fisicamente all’interno dello showroom reale.

Il cliente potrà anche interagire con chi lavora all’interno del salone, approfondendo la conoscenza di ogni vettura con video e anche con eventi.

Si parla anche di un altro colosso dell’automotive che entrerà a far parte di questo mondo virtuale ed è l’Autodromo Nazionale di Monza, il primo circuito a entrare nel Metaverso.

Nell’anno del suo centenario, l’Autodromo sarà ricreato nell’universo virtuale e sarà così fruibile dai tifosi per assistere da remoto ad eventi, visitare la pista, le strutture riprodotte in 3D e potranno anche partecipare ai contest legati al motorsport.

Il lancio ufficiale del Monza Meta Circuit sarà questi settembre in occasione del GP d’Italia 2022 e l’Autodromo potrà essere visitato gratuitamente dai tifosi nel Metaverso italiano The Nemesis, attraverso il proprio pc e scegliendo il proprio avatar.

Le realtà del mondo automotive che entreranno a far parte del Metaverso non sono finite qua, continuate a leggere i nostri articoli e seguirci per sapere chi saranno i prossimi a farne parte. Chissà magari proprio noi di Grand Prix… 😎

Tu compreresti un’auto online ?

👇 Scrivilo nei commenti! 👇

Pubblicato il 2 commenti

Asfalto magico

Asfalto magico

In Italia arriva l’asfalto magico

Asfalto magico? Una grande domanda per quello che riguarda i veicoli elettrici è “come caricherò questo veicolo e per quanto tempo rimarrà carico?”.

Questo nuovo materiale innovativo, che permetterà la ricarica ad induzione per le auto elettriche, è una possibile soluzione a questa domanda frequente.

La ricarica ad Induzione

Più che di asfalto magico si parla di una tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche, chiamata Dynamic Wireless Power Transfer (Dwpt).

E’ stata appena presentata a Chieri (Bs), dal presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni e dai partner aderenti al programma.

Dynamic Wireless Power Transfer (Dwpt).

Questa tecnologia è stata pensata per consentire ai veicoli elettrici di ricaricarsi viaggiando, su specifiche corsie e grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’energia necessaria ai mezzi in transito.

La tecnologia può essere adattata a più veicoli, l’importante è che siano dotati di un apposito “ricevitore” in grado di trasferire l’energia accumulata da questo asfalto direttamente al motore elettrico.

Questo per permettere il prolungamento dell’autonomia e la salvaguardia della carica della batteria del veicolo.

Questo nuovo tipo di tecnologia ha riscontrato diversi benefici, tra cui una maggiore efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli e un aumento della vita media della batteria.

Tutto questo è possibile perché questa tecnologia evita che la vettura subisca dei picchi di ricarica durante il giorno, ovvero l’alimentare a intervalli la batteria durante la giornata.

Inoltre si è riscontrato che questo nuovo sistema, può contribuire a migliorare la qualità del viaggio dell’utente, per via della riduzione dei tempi di sosta per ricarica, grazie alla combinazione ottimale tra diversi sistemi di ricarica.

 Questa innovazione tecnologica è stata possibile grazie a ulteriori tecnologie avanzate e all’intelligenza artificiale.

Tali tecnologie, che implementeranno lo scambio di informazioni tra il veicolo e le piattaforme di gestione a beneficio della sicurezza stradale e dell’efficienza della mobilità.

Si parla già di possibili sviluppi della Dwpt a livello commerciale in Italia e all’estero.

Questo è possibile grazie alla sua versatilità e adattabilità, in quanto oltre all’utilizzo su strade e autostrade, si sta confermando utile e ideale anche all’interno di altre infrastrutture come porti, aeroporti e parcheggi.

Ti è piaciuto questo Blog?

👇 Scrivilo nei commenti! 👇

Pubblicato il Lascia un commento

AUTO DEL MESE IONIQ5

AUTO DEL MESE IONIQ5

AUTO DEL MESE IONIQ5

AUTO DEL MESE IONIQ5

HYUNDAI IONIQ5 ed il CAMPING HIGH TECH

IONIQ 5 è la vettura che ha rivoluzionato il concetto di auto elettrica

Il crossover 100% elettrico di Hyundai: dalle linee pulite e affilate è l’auto ideale per rispondere all’esigenza di avere un proprio spazio di lavoro su quattro ruote per spostarsi rimanendo sempre connessi.

Con un’autonomia di 500 chilometri, è il primo modello che nasce sulla piattaforma Hyundai E-GMP.

Ioniq 5 fissa uno standard nuovo per ridefinire il concetto di mobilità a zero emissioni, grazie alle sue caratteristiche sostenibili e innovative.

Parliamo del sistema di ricarica da 800V per una ricarica ultra-veloce, la funzione Vehicle-to-Load (V2L) che permette di ricaricare i propri devices elettrici dallo smartphone al monopattino direttamente dall’automobile.

Gli interni sono realizzati con materiale eco-friendly, sono spaziosi e confortevoli per rendere ancora più piacevole l’esperienza di guida.

Lo spazio a bordo della Ioniq 5 offre un perfetto Living Space, questa caratteristica unita alla funzionalità del Vehicle to Load,  ha permesso alla vettura di conquistare il titolo di World Car of the Year.

Infine Ioniq 5 è dotata dei più avanzati sistemi di connettività e guida assistita per dare la migliore esperienza di guida all’insegna della massima sicurezza.

Campeggio High Tech

Una delle attività preferite dagli italiani diventerà ancora più facile e divertente con Ioniq 5.

É considerata l’auto elettrica giusta per il campeggio, perché è dotata di una stabilità superiore per il traino di rimorchi e roulotte, (grazie al fatto che viene prodotta sulla piattaforma E-GMP, Electric-Global Modular Platform).

Altra caratteristica che la rende adatta al campeggio è la funzionalità V2L, indispensabile per godersi a pieno il viaggio.

La funzionalità V2L (Vehicle-to-Load), permette all’auto di diventare una batteria per alimentare qualsiasi dispositivo elettrico: per elettrodomestici poco energivori come computer o telefoni.

Si può trovare una presa Shucko all’interno della vettura sotto i sedili.

Ioniq 5 è anche in grado di alimentare una roulotte: grazie all’utilizzo di un adattatore sarà possibile connetterla praticamente a qualsiasi cosa.

In altre parole, non sarà più necessario avere alimentazioni a legna, carbone o gas per sostenere la propria abitazione, ci penserà l’auto stessa.

Questa tecnologia di alimentazione, riesce a preservare comunque la capacità della batteria senza influire sul suo funzionamento.

Ioniq 5 offre a tutti gli appassionati la possibilità di andare in campeggio con la propria auto elettrica, avendo tutte le comodità e il comfort possibili.


Vuoi più info sull’auto del mese GP richiedile ai riferimenti qui

Pubblicato il Lascia un commento

AUTO DEL MESE KIA NIRO

auto del mese Kia Niro

AUTO DEL MESE KIA NIRO

AUTO DEL MESE NUOVA KIA NIRO

NUOVA KIA NIRO

L’ auto mese è la nuova Kia Niro che è stata fin dal momento del suo esordio una macchina interessante e ha basato il proprio successo su alcuni elementi chiave: accessibilità, facilità di guida, abitabilità a bordo e soprattutto offriva la possibilità di scegliere la propria natura a seconda delle esigenze di chi guida.

Il tempo passa per tutti però, ed è stato finalmente fatto un passo in avanti: il restyling.

Nuova Kia Niro nasce su una piattaforma tutta nuova, ed evolve stile, interni e motorizzazioni tenendo uno sguardo alla sostenibilità: il nuovo crossover coreano infatti si pone come il manifesto del futuro del brand, che punterà sempre di più sulle emissioni zero, senza trascurare minimamente l’esperienza di guida e il comfort dei passeggeri.

Ma come si traduce la ricerca della sostenibilità nella nuova Niro? Andiamo a scoprirlo!

Le motorizzazioni

Quelle disponibili sono tre:

HEV (full hybrid) che impiega un motore 1.6 turbo a benzina abbinato a un’unità ad emissioni zero per sviluppare 141 CV totali e viaggiare a zero emissioni in determinate condizioni di guida.

PHEV (ibrida plug-in) che mette insieme il 1.6 turbo con un motore elettrico da 84 CV (alimentato da una batteria da 11,1 kWh) per un valore complessivo di 184 CV e la possibilità di percorrere fino a 65 km in modalità EV.

EV (elettrica) che utilizza una batteria da 64,8 kWh per una potenza di 204 CV che permette uno scatto da 0-100 degno di un’auto sportiva (intorno ai 7,8 secondi) e un’autonomia di 460 km favorita anche da un impianto frenante studiato ad hoc per recuperare energia.

La sostenibilità su Nuova Niro non si trova soltanto nei propulsori, ma è un elemento chiave anche nell’abitacolo della vettura grazie ad alcune accortezze come:

  • il padiglione (che impiega il 56% di fibre riciclate),
  • i pannelli delle portiere (dipinti con una tintura priva di idrocarburi come benzene e toluene),
  • la tendina retrattile del vano bagagli (composta al 75% da fibre riciclate per aumentarne la leggerezza e ridurre l’impatto ambientale nella sua produzione)
  • i sedili, disponibili nello speciale rivestimento Tencel, una “pelle vegana” derivata dal legno di eucalipto.

Comfort e sicurezza

Altri punti di forza degli interni sono sicuramente il comfort e la sicurezza dei passeggeri.

In primis grazie ai sedili anteriori riscaldati e ventilati per garantire il massimo comfort e benessere in ogni condizione climatica, e in secondo luogo grazie agli svariati sistemi di assistenza alla guida come l’Highway Driving Assist 2.0 (HDA2).

Questo sistema di Cruise Control, una volta impostato, mantiene il veicolo al centro della corsia alla velocità stabilita e a distanza di sicurezza dall’auto che precede, adattando la velocità anche in base alle indicazioni ricevute dal navigatore.

In pratica, quando ci si avvicina ad una curva, l’auto riduce leggermente la velocità per affrontare il tratto in maggior sicurezza, e grazie alla rilevazione dei limiti di velocità, il sistema è in grado di regolare l’andatura per rispettare i limiti.

Inoltre in caso di attivazione dell’indicatore di direzione, l’auto procede autonomamente al sorpasso, ovviamente solo dopo essersi accertata delle condizioni di sicurezza sull’altra corsia.

Infine, sulla Niro troviamo il Forward Collision Avoidance che riduce al minimo il rischio d’incidente con altri veicoli, pedoni o ciclisti che grazie alle funzioni Junction Turning (che si attiva quando si è ad un incrocio e si desidera svoltare a sinistra e permette all’auto di fermarsi se rileva un veicolo in arrivo dal lato opposto) ed Evasive Steering Assist (che permette di evitare l’impatto con un pedone o un ciclista intervenendo con una sterzata d’emergenza).


SCOPRI LA PROMOZIONE GRAND PRIX SULLA NUOVA KIA NIRO

>> QUI <<


Scopri di più sull’auto del mese GP richiedi informazioni ai riferimenti elencati qui


Sii tra i primi a scoprire la NUOVA KIA NIRO in concessionaria

17-18 Settembre PORTE APERTE

>> REGISTRATI ALL’EVENTO <<

KIA NIRO PORTE APERTE
Pubblicato il Lascia un commento

Cruise Control: cos’è? come funziona?

Cruise control

Cruise Control: cos’è? come funziona?

Si sente spesso parlare di Cruise Control: cos’è? Come funziona? Quando è meglio utilizzarlo?

Che cos’è?

Il Cruise Control è un dispositivo elettronico che permette al guidatore di impostare la velocità della propria auto rendendo un lungo viaggio molto più confortevole.

Come funziona?

Il guidatore deve semplicemente raggiungere la velocità desiderata e poi premere il pulsante, in genere si trova sul volante e ha la scritta “SET”, se si desidera aumentare o ridurre la velocità, lo si può fare premendo i tastini + e .

Un’altra versione di questo dispositivo è il Cruise Control adattivo, che oltre a impostare la velocità di marcia desiderata, permette anche di stabilire la distanza da mantenere dal veicolo davanti. Tenendo conto di questo fattore, la velocità verrà moderata in base anche alla distanza del veicolo di fronte. Tutto questo è possibile grazie alla presenza di un radar frontale programmato per rilevare la distanza tra i due veicoli.

Nelle ultime versioni i Cruise Control adattivi sono dotati anche di una telecamera in grado di rilevare i limiti di velocità, in modo da poter adattare la velocità di marcia di conseguenza.

Quando utilizzarlo?

Se si deve percorre un lungo viaggio e si prevede di fare un lungo pezzo in autostrada, il Cruise Control risulta sicuramente molto utile, perché stabilendo una velocità costante si può riposare il piede destro, dal momento che non sarà più necessario premere l’acceleratore per mantenere una certa velocità.

Dal momento in cui, il tipo di strada cambia o non abbiamo semplicemente più bisogno di utilizzare il Cruise Control, lo si può disattivare in ogni momento, basta solo premere il pedale del freno, frizione o acceleratore.

Fa risparmiare?

Dipende dall’utilizzo.

Il Cruise Control non nasce come dispositivo per limitare i consumi, ma nasce come strumento per rendere i viaggi più confortevoli mantenendo la sicurezza

Se il Cruise Control si utilizza in tratti di strada come l’autostrada, dove bisogna mantenere una velocità costante, allora SI, permette di avere un risparmio

Se il Cruise Control viene utilizzato in città, dove non è possibile mantenere la velocità costante, per via dei semafori, frenate o accelerazioni frequenti o nelle strade in salita, dove per mantenere la stessa velocità il dispositivo tenderà a sforzare il motore più del necessario, allora NO non è un risparmio.


Leggi anche il nostro Blog : Viaggiare Risparmiando


Ti è piaciuto questo Blog?

👇 Scrivilo nei commenti! 👇

Pubblicato il 5 commenti

S.O.S La chiave non funziona!

s.o.s la chiave no funziona

S.O.S La chiave non funziona!

Cosa fare se il telecomando dell’auto non funziona

S.O.S La chiave non funziona? Cosa fare se succede? Ve lo diciamo noi.

A tutti sarà capitato almeno una volta, e può capitare a tutti, che il telecomando per aprire l’auto non funzioni.

Il primo passo per capire cosa c’è che non va con il telecomando della tua auto è verificare che il problema sia effettivamente il telecomando.

>>> Quindi, se hai un doppione del telecomando e non l’hai ancora fatto, <<<

ti consigliamo di verificare se questo funziona o meno.

I telecomandi delle auto sono una bella comodità da avere, ma a volte, essendo dispositivi, smettono di funzionare.

Il malfunzionamento o non funzionamento della chiave può verificarsi per diversi motivi: ad esempio se il telecomando cade, se si bagna, se le pile si scaricano o magari un’anomalia nella chiave stessa.

Per spigarvi come risolvere questo problema, prendiamo come esempio la chiave e il sistema di avviamento del nuovo Hyundai Tucson.

Il telecomando del nuovo Tucson è dotato di un pulsantino nel retro della chiave, premendolo si riuscirà a sfilare la chiave all’interno.

Questa chiave permette di aprire manualmente la macchina dalla fessura presente sulla maniglia dello sportello a lato guida.

Dopo che si è riusciti ad aprire l’auto, bisogna posizionare il telecomando sopra al pulsante di accensione del veicolo, che si trova a destra del volante.

Infine bisogna premere il pulsante e la macchina si rimetterà in moto senza l’ausilio del telecomando.

Guarda il video qui sotto per capire meglio come fare! 👇👇

Per evitare di trovarsi in questa situazione o per essere ben preparati all’eventualità che vi capiti questo inconveniente, vi ricordiamo altre 4 cose importanti da fare:

  1. Controllare sempre e sostituire la batteria del telecomando se necessario
  2. Smontare il portachiavi e verificare la presenza di contatti rotti o pulsanti disallineati.
  3. Riprogrammare il telecomando da solo o farlo fare da un professionista.
  4. Sostituire il telecomando se necessario.

Ti è piaciuto questo Blog? Vorresti più pillole sul Service🔧 ?

👇 Scrivilo nei commenti! 👇

Pubblicato il Lascia un commento

TUTTI A BORDO!

TUTTI A BORDO!

TUTTI A BORDO!

Cosa hanno in comune tutti coloro che possiedono un’autovettura? Che prima o poi dovranno guidarla.

E tu mi dirai leggendo questo: “Grazie, l’ho comprata per questo motivo”.

Ma oltre te, carichi altri?

Come fare per proteggerli al meglio quando salgono sulla nostra auto? te lo spieghiamo noi di Grand Prix

Uno dei doveri principali di un automobilista quando carica a bordo altri passeggeri di qualsiasi tipo, è tutelarli e salvaguardarli quanto fa con sè stesso, se non il doppio.

Prendersi la responsabilità di altri non può avere ma o se: tutta la prudenza e gli accorgimenti che servono non vanno solo pensati ma messi in atto.

Sulla nostra autovettura possiamo trasportare tutti: da adulti a bambini, senza dimenticarci anche dei nostri amici a 4 zampe (ma anche a 2 zampe vanno bene).

Ognuna di queste persone deve avere il proprio posto in cui stare: i bambini ricordiamoci fino all’età di 12 anni e altezza minore di 150 cm devono stare dentro un seggiolino omologato, che sia adeguato a peso e altezza.

Se invece non sono arrivati ai 9 mesi: devono essere posizionati sul sedile anteriore, dal lato opposto alla marcia così da vedere il conducente e importante: TOGLIERE L’AIRBAG.

Ma non solo: i nostri amici a 4 zampe ce li possiamo portare dietro? Assolutamente.

E’ obbligatorio però tenerli isolati dal guidatore, devono stare separati da esso da una rete (di solito posizionata nel bagagliaio) oppure in apposite gabbie.

La nostra legge vieta anche di tenerli in braccio, sempre per la sicurezza dell’abitacolo.

Un paio di consiglio che ci teniamo a darvi:

  • Meglio far partire a stomaco vuoto il nostro animale domestico
  • Limitare l’uso dell’aria condizionata e aprire i finestrini per farla cambiare puntualmente

E sempre per tutelare i nostri frugoletti quando sono in macchina… Ecco a voi un nuovo dispositivo per tenerlo sempre controllato e informarvi che lui è ancora in auto se voi uscite: “Dispositivo anti Abbandono”.

Pubblicato il Lascia un commento

VIAGGIA IN SICUREZZA!

VIAGGIA IN SICUREZZA!

VIAGGIA IN SICUREZZA!

VIAGGIA IN SICUREZZA! Qual è quell’oggetto materiale che è diventato ormai in tutto il mondo, oggi, parte integrante delle nostre vite?

Magari lo stai anche usando in questo momento per leggere l’articolo e so che sai la riposta!

Uniamola allora a ciò di cui si occupa Grand Prix: le autovetture.

Quindi, la domanda che ora devi porti è: “qual è il modo migliore per riuscire a gestire sia il volante dell’auto sia ad usare il telefono?” Beh, la risposta è semplice: collegali.

Ormai da parecchi anni la nostra amata “4 ruote” possiede un apparecchio interno capace di poter collegare direttamente il nostro smartphone e usarlo dallo schermo dell’auto.

Hai bisogno del GPS? Clicca l’icona che appare sul monitor.

Devi chiamare tuo figlio per sapere dove andarlo a prendere? Il tasto del contatto è li per te.

Non ti piace la radio? La tua playlist nello smartphone è visibile anche dallo schermo-auto.

Ma la cosa più importante è che non rischi di fare incidenti perché distratto dal telefono che suona o perché non hai le due mani sul volante! Insomma: “non scrivere mentre guidi, non rischiare”.

Ad oggi le autoradio con schermo touchscreen possiedono due tipi di modelli: Apple Car Play e Android Auto. L’unica cosa che distingue i due è il tipo di telefono che abbiamo e vogliamo collegare. Ma la cosa comune è che entrambi i sistemi permettono di avere una guida più comoda, semplice e rilassata.

Ma c’è molto di più. Lo sviluppo della tecnologia ci stupisce sempre: sai che ora ci puoi parlare direttamente con la tua automobile? Lo so che ora stai pensando “Assurdo!!” ma purtroppo non è una psicologa personale, anche se ci farebbe risparmiare in caso dovessimo andarci davvero.

Abbiamo però altri tipi di conversazioni che possiamo tenere: puoi chiedergli di chiamare, di scrivere, di mettere la tua canzone preferita. Un’assistente vocale a portata di macchina.

Il nostro consiglio è quindi prendere un’auto con questi sistemi integrati poiché è più facile monitorare la situazione mentre sei alla guida.