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DeLorean dalla bancarotta ad Hollywood

DeLorean dalla bancarotta ad Hollywood

DeLorean dalla bancarotta ad Hollywood

Se parliamo di DeLorean, il primo pensiero va alla famosissima macchina del tempo usata da Doc in “ritorno al futuro” con cui Marty McFly viaggia attraverso gli anni prima avanti poi indietro nel tempo.

Ma non tutti sanno che in realtà la storia di questa macchina è tutto tranne che una favola avvincente: partiamo da un sogno di un ragazzo, tramutatosi in progetto non riuscito, passando dalla bancarotta fino al divenire un pezzo iconico grazie ad Hollywood.

Un brillante progettista

Nel 1975 John DeLorean, un progettista americano della General Motors, con uno spiccato senso per gli affari e con una visione brillante del mercato dell’automotive, si mette in proprio fondando la DeLorean Motor Company.

Il sogno di John era di produrre un’auto sportiva futuristica ad un prezzo abbordabile, la Delorean DMC-12.

I successi di John DeLorean

Il curriculum di DeLorean era costellato di successi: prima in Packard Motor Company dove riprogettò la trasmissione Ultramatic, poi alla General Motors dove risollevò le sorti del marchio Pontiac e quadruplicò i profitti di Chevrolet in pochissimo tempo.

Il successo ottenuto in quegli anni fece guadagnare velocemente a DeLorean la carica di vice presidente della GM nel 1972 della divisione auto e camion. Purtroppo il suo carattere estroverso e atipico non era visto di buon occhio dai vertici dell’azienda, per questo nel giro di un anno lasciò GM e decise di mettersi in proprio.

La DMC-12


Nel 1976, Giorgetto Giugiaro, un designer italiano nel campo automobilistico vincitore del premio Compasso d’oro per ben sei volte, presentò il prototipo della DMC-12. La vettura, caratterizzata da una carrozzeria in acciaio inox non verniciato e con l’originale apertura delle portiere ad ali di gabbiano, vide la produzione trasferirsi in Irlanda del Nord, dove riuscì a ottenere la maggior parte dei finanziamenti, pari a circa 100 milioni di dollari.

Nonostante la programmazione della produzione per il 1979, i ritardi causati dalle tecnologie adottate per costruire il telaio generarono numerosi problemi. Per affrontare queste difficoltà, DeLorean si rivolse a Colin Chapman, un progettista inglese noto come il più grande progettista di Formula 1, vincitore di sei campionati del mondo di F1 e sette titoli costruttori tra il 1962 e il 1978. Chapman è anche l’ideatore di alcune delle invenzioni più significative nel settore automobilistico, come il telaio monoscocca, che ancora oggi viene impiegato in F1.

Chapman accettò l’incarico, ma in cambio di una tangente di 10 milioni di dollari provenienti da un’impresa panamense. Questi fondi, sottratti dagli investitori, non furono mai più recuperati.

Un progetto rivelatosi un fiasco

La revisione del progetto richiese un periodo brevissimo, portando la vettura in produzione nel 1981. Tuttavia, la DMC-12 si rivelò un autentico fiasco. La vendita si fermò a soli 6.000 esemplari anziché i previsti 12.000, a causa sia della congiuntura economica sfavorevole, sia dei vari problemi derivanti dai compromessi effettuati rispetto al progetto originale, tra cui le prestazioni deludenti che la collocavano in una posizione svantaggiata rispetto alla concorrenza.

Quando investitori e governo inglese appresero le molteplici questioni legate all’affidabilità del veicolo, diventò evidente che il progetto stava per essere un fallimento annunciato. DeLorean iniziò a trovarsi in una situazione difficile, diventando oggetto delle indagini dell’FBI.

L’arresto e la bancarotta

Nel 1982, le autorità arrestarono John DeLorean per traffico di stupefacenti. Da quel momento in poi, la bancarotta venne ufficialmente dichiarata, e la fabbrica in Irlanda chiuse, segnando la fine del sogno visionario.

DeLorean, il protagonista di questa storia, affrontò nove capi d’accusa, tra cui traffico internazionale di stupefacenti, rischiando una condanna fino a 72 anni di carcere. Tuttavia, grazie all’abilità di un avvocato, si riuscì a dimostrare che DeLorean fu vittima di una vera trappola. Grazie a questa argomentazione, l’imprenditore ottenne l’assoluzione.

Negli anni rimasero i sospetti di giro illegale di soldi tra DeLorean e Chapman che morì in circostanze dubbiose e di cui non si ha la prova della sua effettiva dipartita. L’imprenditore non si riprese mai da questi avvenimenti e morì nel 2005. La sua creatura, la DMC-12 diventerà un’Icona del cinema grazie alla trilogia di “Back to the Future”, ma il successo non servì ad aumentare le vendite della macchina.

La rimessa in produzione della DMC-12

Negli anni 2000 la società venne rilevata da una società texana omonima a quella originaria (DeLorean Motor Company) annunciando l’intenzione di rimettere in produzione la DeLorean DMC-12.

Nel 2017 fu riaperta la produzione della DMC-12 con una serie limitata a 300 pezzi con accorgimenti tecnici e rivisitazioni elettroniche.

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