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AUTO DEL MESE HYUNDAI IONIQ5 N

AUTO DEL MESE HYUNDAI IONIQ5 N

AUTO DEL MESE HYUNDAI IONIQ5 N

AUTO DEL MESE HYUNDAI IONIQ5 N : La continua evoluzione

Nel panorama automobilistico in continua evoluzione, l’elettrificazione sta rapidamente guadagnando terreno come una delle principali forze trainanti dell’industria.

In questo contesto, Hyundai ha fatto un passo audace introducendo la nuova Ioniq5 N, una versione ad alte prestazioni del suo popolare veicolo elettrico.

Questa nuova iterazione promette di combinare l’efficienza e la sostenibilità dell’elettrico con l’adrenalina delle prestazioni sportive.

Scopriamo insieme cosa rende la Hyundai Ioniq5 N un’auto così affascinante e innovativa.

AUTO DEL MESE HYUNDAI IONIQ5 N

DESIGN DISTINTIVO

Le sue linee audaci e proporzioni equilibrate caratterizzano il suo aspetto unico.

I dettagli luminosi a LED lungo il frontale e lungo il profilo laterale non solo migliorano l’estetica, ma contribuiscono anche all’efficienza aerodinamica.

La griglia anteriore chiusa, tipica delle vetture elettriche, si combina con elementi sportivi, come prese d’aria più grandi e un paraurti anteriore aggressivo, che distinguono la versione N.

PRESTAZIONI ELETTRICHE POTENZIATE

Questa è la Hyundai N più avanzata di sempre.

Alimentata da una batteria da 84kWh con tecnologia di quarta generazione, Ioniq5 N è in grado di regolare la temperatura della batteria per massimizzare le prestazioni in pista e garantire sempre prestazioni eccezionali.

Parlando di potenza, i suoi due motori elettrici le consentono di erogare 650CV e 770 Nm di coppia che, abbinati al sistema N Grin Boost, rendono le performance della nuova sportiva coreana davvero incredibili.

Il telaio rinforzato è in grado di sopportare sollecitazioni estreme in pista e garantire una risposta istantanea allo sterzo.

Mentre il sistema di frenata rigenerativa rivoluzionato, è in grado di arrestare la vettura con una forza decelerante che può arrivare fino 0.6G.

Grazie al lavoro degli ingegneri Hyundai, la nuova Ioniq5 N può scattare da 0 a 100 km/h in un tempo sorprendentemente breve, solo 3,4 secondi, ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 260km/h.

TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA

L’abitacolo di Hyundai Ioniq5 N non è solo uno spazio confortevole, ma anche un concentrato di tecnologia all’avanguardia.

Un’ampia schermata touchscreen centrale funge da centro nevralgico per il sistema di infotainment, le informazioni sulla vettura e le funzionalità di connettività.

Il cruscotto digitale fornisce al conducente una panoramica completa delle informazioni di guida essenziali, presentate in modo chiaro ed elegante.

Inoltre, la vettura è equipaggiata con sistemi avanzati di assistenza alla guida, che migliorano la sicurezza e semplificano le manovre.

SOSTENIBILITA’ AVANAZATA

Nonostante le elevate prestazioni, Hyundai Ioniq5 N mantiene l’impegno dell’azienda per la sostenibilità.

La propulsione completamente elettrica significa zero emissioni locali e un minore impatto ambientale rispetto alle controparti a combustione interna.

Inoltre, la vettura è progettata con materiali sostenibili e opzioni di riciclo, dimostrando un impegno a lungo termine per un futuro più verde.

La nuova Hyundai Ioniq5 N rappresenta un passo audace nell’evoluzione dell’automobilismo elettrico.

Coniugando prestazioni entusiasmanti, design futuristico e tecnologia all’avanguardia, questa vettura ridefinisce ciò che è possibile con un veicolo elettrico.

Hyundai dimostra ancora una volta il suo impegno nell’innovazione e nella sostenibilità, offrendo agli appassionati di automobili un’esperienza di guida indimenticabile che guarda al futuro.


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Brands’ Stories: La Storia di Kia ep.3

Brands’ Stories: La Storia di Kia ep.3

Brands’ Stories: La Storia di Kia ep.3 Nel mondo automotive Kia spicca come un esempio di determinazione, creatività e ingegno straordinario.

L’industria automobilistica ha vissuto un’incredibile evoluzione nel corso dei decenni, con marchi che hanno scritto pagine di storia attraverso innovazione, design e prestazioni.

Tra questi, Kia spicca come un esempio sbalorditivo di come determinazione, creatività e ingegno possano trasformare un’azienda da una modesta origine a un attore globale di rilievo nell’industria automobilistica.

In questo articolo, esploreremo la storia di Kia, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri, evidenziando i momenti chiave e le tappe cruciali lungo il suo percorso.

Brands’ Stories: La Storia di Kia ep.3

LE RADICI UMANE: FONDAZIONE E PRIMI PASSI

La storia di Kia inizia nel 1944, quando viene fondata come fabbrica di biciclette e parti di biciclette in Corea del Sud.

Tuttavia, il vero punto di svolta arriva nel 1952, quando l’azienda inizia la produzione di motociclette, un settore che dimostrerà di essere fondamentale per il suo futuro successo.

Nel 1962, l’azienda coreana inizia a produrre camion leggeri, gettando così le basi per la sua entrata nel mondo dell’industria delle quattro ruote.

L’ASCESA NELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA

Brisa

La prima auto prodotta da Kia viene lanciata nel 1973 e si chiama Brisa, segnando l’inizio del suo percorso nel mondo delle automobili.

Negli anni ’80, l’azienda collabora con importanti partner internazionali come Ford e Mazda, acquisendo preziose competenze tecniche e know-how nel settore automobilistico che, come vedremo tra poco, saprà mettere a frutto nel migliore dei modi.

Tuttavia, il vero punto di svolta per Kia arriva nel 1992, quando viene acquisita dalla Hyundai Motor Company.

Questa fusione apre nuove porte per l’espansione globale e per l’accesso a risorse e tecnologie avanzate.

Lungo tutto il decennio, infatti, Kia guadagna slancio con una serie di modelli di successo, dimostrando l’impegno per l’innovazione con un design sempre più accattivante.

INNOVAZIONE E GLOBALIZZAZIONE

Il nuovo millennio vede Kia emergere come un giovane ma valido giocatore nel tavolo del settore automobilistico globale.

L’azienda abbraccia l’innovazione tecnologica e si impegna nella produzione di veicoli ecologici e ad alte prestazioni.

A partire dal 2006, Kia introduce la sua garanzia di 7 anni, un segno distintivo che riflette la fiducia dell’azienda nella qualità dei suoi prodotti.

Oltre che per l’affidabilità, inizia a farsi un nome nell’industria grazie al design audace e distintivo dei suoi veicoli.

Nel frattempo, però, l’azienda coreana non si dimentica di investire nell’elettrificazione e lancia diversi veicoli che puntano all’ambiente: ibridi, ibridi plug-in ed elettrici.

VERSO UN NUOVO FUTURO SOSTENIBILE

Negli ultimi anni, Kia ha messo ancora più enfasi sulla sostenibilità e sull’innovazione.

L’azienda mira a diventare leader nell’elettrificazione, con piani ambiziosi per lanciare nuovi modelli totalmente elettrici e potenziare le proprie infrastrutture di ricarica.

Nel corso degli anni si sono guadagnati una grande reputazione per la qualità dei loro veicoli, la cura per i dettagli e l’attenzione per le esigenze dei consumatori.

Oggi, Kia è riconosciuta a livello globale per la sua qualità, design distintivo e impegno verso l’eco-sostenibilità.

Con una storia che abbraccia l’evoluzione tecnologica e l’espansione globale, Kia si prepara a scrivere ulteriori capitoli entusiasmanti nell’industria automobilistica.

IN CONCLUSIONE

La storia di Kia è un esempio ispiratore di come una piccola azienda possa crescere e prosperare nell’industria automobilistica globale.

Dalla sua fondazione come produttrice di biciclette alla sua posizione attuale come marchio automobilistico di fama mondiale affermato.

Kia ha dimostrato che la passione, la determinazione e l’innovazione possono superare ogni sfida.

Con uno sguardo al futuro, non vediamo l’ora di vedere cosa riserverà il prossimo capitolo nell’affascinante viaggio di Kia nel mondo delle automobili.

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Vintage GP: ep. 13

Vintage GP: ep. 13 Porsche 911 Targa

Vintage GP: ep. 13 Porsche 911 Targa

Vintage GP: ep. 13 Porsche 911 Targa l’auto che continua ad affascinare gli appassionati di auto sportive.

Nel mondo delle auto sportive, pochi nomi suscitano lo stesso senso di leggenda e iconicità che rievoca la Porsche 911.

Fra le tante versioni che Porsche ha prodotto nel corso degli anni, la 911 Targa brilla come un simbolo di stile e innovazione

Da oltre mezzo secolo, la Porsche 911 Targa ha continuato ad affascinare gli appassionati di auto sportive con il suo design distintivo e la sua esperienza di guida esclusiva.

Vintage GP: ep. 13 Porsche 911 Targa Vintage GP: ep. 13 Porsche 911 Targa

LA NASCITA DELL’IDEA

L’idea alla base della Porsche 911 Targa ha radici nel desiderio di offrire un’esperienza di guida aperta senza compromettere la sicurezza.

Nel 1965, infatti, la legge americana sulla sicurezza stradale stava diventando più restrittiva, richiedendo che le auto sportive fossero dotate di roll-bar per proteggere il conducente nel malaugurato caso di ribaltamento.

Per rispondere a questa sfida, Porsche ha sviluppato e introdotto la Targa.

DALLA PRIMA GENERAZIONE AI GIORNI NOSTRI

La prima generazione, che deve il suo nome alla famosa gara automobilistica Targa Florio in Sicilia, fu lanciata nel 1965 stabilendo fin da subito il concetto di una guida aperta senza compromessi sulla sicurezza.

La Porsche 911 Targa, nella sua prima versione, presentava un tettuccio rigido removibile e un roll-bar in acciaio satinato.

Nonostante divennero immediatamente iconici, a partire dal 1969, introdussero un design rinnovato per la 911 Targa.

La barra di sicurezza satinata viene sostituita da un roll-bar integrato e da un vetro posteriore apribile.

Questo design è diventato un segno distintivo della Targa ed è stato mantenuto nelle successive generazioni.

Nel corso degli anni, la Porsche ha continuato ad affinare il design e l’esperienza di guida della 911 Targa.

L’introduzione di materiali moderni, come il vetro temperato e il tetto apribile elettricamente, ha reso la Targa più comoda e funzionale.

La Porsche 911 Targa attuale combina l’estetica classica con la tecnologia all’avanguardia, offrendo una guida emozionante e uno stile senza tempo.

IL FUTURO DELLA TARGA

La Porsche 911 Targa è molto più di una semplice auto sportiva.

È una testimonianza dell’ingegnosità e della dedizione della casa automobilistica tedesca nell’offrire un’esperienza di guida unica che combina emozioni e sicurezza.

Con oltre mezzo secolo di storia e innovazione alle spalle, la Porsche 911 Targa continua a guidare la strada verso il futuro delle auto sportive, rimanendo una presenza iconica sulle strade e nei cuori degli appassionati.

Vintage GP: ep. 13 Porsche 911 Targa

IL NOSTRO SHOOTING A VILLA CAPRIATA

Porsche 911 Targa

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Se te lo sei perso, leggi anche il nostro articolo del VIntage GP: ep 11

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Brands’ Stories: La Storia di Hyundai ep.2

Brands’ Stories: La Storia di Hyundai ep.2

Brands’ Stories: La Storia di Hyundai ep.2 Nel mondo automotive nessuno vanta una così impressionante crescita come il marchio Hyundai.

Hyundai: una marchio rivoluzionario e innovativo.

Nel vasto panorama dell’industria automobilistica, poche aziende possono vantare una crescita così impressionante e una trasformazione così notevole come Hyundai Motor Company.

Nato come un’umile impresa automobilistica in Corea del Sud.

il marchio Hyundai è diventato un protagonista globale nel settore, conquistando una reputazione per la qualità, l’affidabilità e l’innovazione dei propri veicoli.

In questo articolo, esploreremo la storia del marchio Hyundai, dalle sue umili origini fino alla sua posizione di rilievo nel mercato automobilistico mondiale.

Brands’ Stories: La Storia di Hyundai ep.2

LE SUE RADICI

Nel 1947, 2 anni dopo la liberazione della Corea del Sud, fu fondata la Hyundai Engineering and Construction Company.

Ben presto si aggiudicò importanti contratti di costruzione del governo e divenne responsabile della costruzione di gran parte delle infrastrutture di trasporto del paese.

La nazione si stava industrializzando rapidamente e la produzione da Hyundai contribuì ad accelerare il processo.

Hyundai Construction

Hyundai Motor Company è stata fondata nel 1967 da Chung Ju-Yung con l’obiettivo principale di soddisfare la crescente domanda di veicoli in Corea del Sud.

Nei suoi primi anni, ha iniziato producendo modelli su licenza di vetture straniere, come la Cortina di Ford e la Pony di Mitsubishi.

Tuttavia, la vera svolta per l’azienda si è verificata quando hanno deciso di sviluppare un modello interamente di produzione interna: la Hyundai Sonata.

Sonata

L’ASCESA

Negli anni ’80, Hyundai ha guadagnato rapidamente popolarità grazie all’introduzione di veicoli affidabili e convenienti sul mercato coreano.

Nonostante alcuni scetticismi iniziali sulla qualità dei veicoli coreani, Hyundai ha dimostrato che era in grado di competere con gli altri marchi internazionali.

Così, nel 1984, ha deciso di espandere le operazioni anche all’estero, più nello specifico in Canada.

Negli anni ’90, forte dei risultati ottenuti, Hyundai ha consolidato ulteriormente la sua posizione nel mercato globale aprendo stabilimenti di produzione in diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti.

L’azienda coreana ha puntato sulla qualità e sull’innovazione dei propri veicoli, investendo in ricerca e sviluppo per migliorare le tecnologie e i design automobilistici.

Questo ha portato al lancio di modelli di successo come la Hyundai Elantra e, alla fine del decennio, la Hyundai Santa Fe, 2 delle auto che hanno contribuito a rafforzare l’immagine del marchio sul mercato internazionale.

L’INNOVAZIONE

Hyundai è diventata nota per la sua costante ricerca dell’innovazione.

Negli ultimi decenni, l’azienda ha adottato tecnologie all’avanguardia per migliorare l’efficienza dei veicoli e ridurre l’impatto ambientale.

Ha investito pesantemente nella produzione di veicoli a propulsione alternativa, tra cui: ibrido, elettrico e celle a combustibile.

Un esempio tangibile dall’innovazione della casa coreana è la Kona Electric, un veicolo completamente elettrico con un’autonomia notevole che ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue prestazioni.

Inoltre, Hyundai ha dimostrato impegno nella guida autonoma, sviluppando tecnologie avanzate di assistenza alla guida e lavorando verso l’obiettivo di veicoli completamente autonomi.

SUCCESSO ATTUALE E FUTURO

Oggi, Hyundai è uno dei produttori automobilistici più importanti al mondo.

L’azienda continua a espandersi globalmente, offrendo una vasta gamma di veicoli che spaziano dalle auto compatte ai SUV di lusso.

Nel corso degli anni si sono guadagnati una grande reputazione per la qualità dei loro veicoli, la cura per i dettagli e l’attenzione per le esigenze dei consumatori.

Oltre all’industria automobilistica, Hyundai ha ampliato le proprie attività in settori correlati, come la produzione di componenti per veicoli e la tecnologia di punta.

L’azienda sta anche investendo nella mobilità sostenibile, sviluppando soluzioni di car sharing e ride sharing.

Stabilimento

La storia del marchio Hyundai è un affascinante racconto di crescita, innovazione e successo.

Dall’umile inizio come produttore automobilistico in Corea del Sud, Hyundai è cresciuta fino a diventare un nome di spicco nell’industria automobilistica globale.

L’azienda continua a sfidare i limiti, puntando sull’innovazione, la qualità e la sostenibilità per affrontare ogni sfida futura.

Con un’impressionante gamma di veicoli e una reputazione consolidata, Hyundai si prospetta come un marchio automobilistico che continuerà a guidare il settore nel prossimo futuro.

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AUTO DEL MESE KIA EV9

AUTO DEL MESE KIA EV9

AUTO DEL MESE KIA EV9

AUTO DEL MESE KIA EV9: La concept car arriva sul mercato

Dopo la presentazione come concept car nel novembre 2021, la Kia EV9 arriva sul mercato diventando un modello di serie, ma restando fedelissimo al design del primissimo prototipo.

La seconda elettrica pura della gamma Kia offre un look di grande personalità, interni spaziosi e versatili con motorizzazioni all’avanguardia.

Tutte queste caratteristiche fanno compiere a Kia un ulteriore salto di qualità nella sua strategia di elettrificazione, dimostrando l’impegno del marchio verso la mobilità sostenibile

AUTO DEL MESE KIA EV9

IL DESIGN E LE DIMENSIONI

La caratteristica che più spicca di nuova Kia EV9 è sicuramente il design estremamente futuristico e squadrato, presentato nel concept e mantenuto anche nella versione finale.

Questi elementi contribuiscono a rendere la vettura estremamente aerodinamica grazie a un CX (coefficiente aerodinamico) di soli 0,28.

Le dimensioni di Kia EV9 sono abbondanti: 5,01 metri di lunghezza, 1,980 metri di larghezza, 1,755 metri di altezza e un passo di 3,1 metri.

La calandra, soprannominata “Digital Tiger Face,” dona alla vettura un’identità unica e possente; mentre il design del tetto, con i montanti neri, crea un effetto di sospensione sulla vettura.

Il posteriore è caratterizzato dalla fanaleria verticale a Y che avvolge il lunotto e il portellone.

I cerchi vanno da 19 a 21 pollici in base all’allestimento e sono caratterizzati da un design aerodinamico, per migliorare ulteriormente l’efficienza del veicolo.

GLI INTERNI

Gli interni di EV9 sono spaziosi e sono suddivisi su tre file di sedili, per un totale di sei posti.

La seconda fila che ha la possibilità di ruotare agevolando l’accesso dei passeggeri e permettendo di sistemarli in direzione opposta al senso di marcia, creando un vero e proprio effetto lounge.

La plancia presenta un design minimalista ed è dotata di due schermi da 12,3 pollici ciascuno, dedicati al quadro strumenti e all’infotainment.

L’infotainment comprende il Kia Connect Store, che permette di sbloccare nuove caratteristiche in after-market, come ad esempio, l’illuminazione della mascherina e altre personalizzazioni avanzate.

LE MOTORIZZAZIONI

Per quanto riguarda le motorizzazioni EV9 monta una batteria da 99,8 kWh, disponibile sia per le versioni a trazione posteriore sia per quelle con trazione integrale, da 800 Volt.

La versione a trazione posteriore monta un motore elettrico da 150 kW (204 CV) e 350 Nm di coppia che permette uno 0-100 km/h in 9,4 secondi.

La versione a trazione integrale è equipaggiata con un secondo motore elettrico anche all’anteriore, per un totale di 283 kW (358 CV) e 600 Nm di coppia, per uno 0-100 km/h in 6″ netti.

Grazie alla funzione boost (disponibile come optional e scaricabile direttamente dall’auto) la coppia sale a 700 Nm e il tempo scende a 5,3″.

L’autonomia di EV9 a trazione posteriore con cerchi da 19″ è la più efficiente dalle gamma arriva a 541 km con una ricarica.

Grazie alla tecnologia a 800 Volt se attaccati a una colonnina super fast in 15 minuti si ottengono 239 km di percorrenza.

GUIDA AUTONOMA ED EQUIPAGGIAMENTI

Kia EV9 porta al debutto anche il nuovo sistema Highway Driving Pilot (HDP), insieme ai nuovi sistemi di assistenza alla guida di Livello 3.

Bisogna sottolineare che la guida assistita di Livello 3 è utilizzabile solo in alcuni Paesi, anche se l’Unione Europea con il Regolamento UNECE n. 157 ha di fatto dato il “via libera” a tali sistemi, con la possibilità di utilizzarli – solo in alcuni ambiti – fino ai 130 km/h.

Del pacchetto fanno parte cruise control adattivo, lane keep assist, blind-spot-collision-avoidance e altri sistemi come il Remote Smart Parking Assist 2, per far parcheggiare la Kia EV9 in autonomia e il Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist.


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Le 5 Auto più rare al Mondo

Le 5 Auto più rare al Mondo

Le 5 Auto più rare al mondo: i costruttori Automotive hanno da sempre realizzato auto desiderate da molti. Ma quali sono le auto più rare?                           

Oggi noi di Grand Prix vi racconteremo delle cinque auto più rare mai prodotte!

Partiamo subito con la prima auto!

Le 5 Auto più rare al mondo

FERRARI 250 GTO

Questo viaggio tra le auto più rare di sempre parte da Maranello, una piccola cittadina in provincia di Modena famosa per le sue vetture: le Ferrari.

Tra le rosse di Maranello esistono un sacco di vetture One Off realizzate per facoltosi clienti collezionisti, ma questo presentato è il modello sicuramente più raro e prezioso.

Nata principalmente per le competizioni automobilistiche è stata prodotta dal 1962 al 1964 in soli 39 esemplari.

Grazie alla sua rarità la 250 GTO è tra le auto più ambite dai collezionisti e grazie alle sue quotazioni è diventata per un periodo l’auto più costosa di sempre.

Al punto che a un’asta nel 2018 un esemplare è stato battuto alla folle cifra di 70 milioni di dollari.

LAMBORGHINI VENENO

La Lamborghini più rara di sempre è la Veneno, realizzata nel 2013 in soli 9 esemplari (3 coupè e 6 Roadster) per celebrare i 50 anni della fondazione del marchio.

Realizzata sulla base della Aventador presenta una Aerodinamica rivisitata e un rapporto peso potenza di 1,93 kg/cv grazie al suo V12 da 750 cv e il telaio interamente in fibra di carbonio.

Oltre ad essere la Lamborghini più rara, la Veneno è anche la più costosa in assoluto, con un prezzo da nuova di 3 milioni di euro, che oggi ha superato i 10 milioni.

MCLAREN F1 LM

Mclaren F1 LM

La McLaren F1 LM, nata nel 1995 per omaggiare la vittoria della McLaren alla 24 ore di Le Mans, è stata prodotta in soli sei esemplari, rendendola estremamente rara e ambita dai collezionisti.

Nata come versione speciale della normale F1, la F1 LM è dotata di un motore V12 da 680 cv che la fa accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.

Raggiungere una velocità massima di oltre 370 km/h, rendendola la Supercar più veloce della sua epoca.

Per la sua rarità il valore della McLaren F1 LM è estremamente elevato, con valutazioni che superano abbondantemente i 10 milioni di dollari.

BUGATTI TYPE 57 SC ATLANTIC

La Bugatti Type 57 SC Atlantic è considerata come il Sacro Graal dai collezionisti, ed è una delle vetture classiche più iconiche mai prodotte.

Realizzata negli anni ’30 da un’idea di Jean Bugatti, la Type 57 SC Atlantic è stata costruita in soli quattro esemplari.

Con una particolare attenzione all’aerodinamica grazie a un design avveniristico e una carrozzeria realizzata in alluminio caratterizzata da linee fluide.

Ad oggi di quei quattro esemplari ne esistono solo due, uno dei quali venne venduto nel 1988 a Ralph Lauren e il secondo venne battuto all’asta per 30 milioni di dollari.

MERCEDES 300 SLR UHLENHAUT COUPÈ

Mercedes 300 SRL UHLENHAUT COUPE

La Mercedes 300 SLR Uhlenhaut Coupé è una delle vetture più rare mai prodotte da Mercedes-Benz.

Realizzata negli anni ’50 in solo due esemplari, è caratterizzata da un design aerodinamico con carrozzeria in lega di magnesio e portiere ad ali di gabbiano.

È dotata di un motore 8 cilindri in linea (che la spingeva fino a 290 km/h).

Di recente ha fatto scalpore la cifra record di 135 milioni di dollari, superando la Ferrari e diventando l’auto più costosa di sempre.

QUESTO ERA IL NOSTRO SPECIALE SULLE 5 AUTO PIU’ RARE AL MONDO.  E VOI QUALE SCEGLIERESTE? FATECELO SAPERE NEI COMMENTI!

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Brands’ Stories: La Storia di Mazda ep.1

Brands’ Stories: La Storia di Mazda ep.1

Brands’ Stories: La Storia di Mazda ep.1 L’indissolubile legame tra Mazda e la città di Hiroshima li ha resi inseparabili.

Mazda: verso il futuro, guidati dal passato.

La casa automobilistica giapponese riesce ad incarnarne la storia e lo spirito, caratterizzato da una determinazione inarrestabile e dalla volontà di non arrendersi mai.

Fattori che hanno entrambi contribuito a trasformare Mazda in quello che è oggi.

Radicata nella storia di questa meravigliosa città e nel suo approccio coraggioso, continua ad affondare le sue radici nel passato mantenendo gli occhi sempre rivolti al futuro.

Brands’ Stories: La Storia di Mazda ep.1

Porta Torii

Fondata nel 1920 da Jujiro Matsuda a Hiroshima, Giappone, Mazda ha affrontato e superato un percorso affascinante e complesso.

Nonostante gli alti e bassi, gli ha permesso di emergere come uno dei principali produttori di automobili.

Nonostante la sua stranezza, è diventata un’icona dell’industria automobilistica britannica e ha guadagnato una certa popolarità grazie alla sua eccentricità.

Inizialmente conosciuta come Toyo Cork Kogyo Co., Ltd., Mazda si occupava principalmente della produzione di macchine per la lavorazione del sughero.

Tuttavia, negli anni ’30, la società decise di diversificare, espandendosi nella produzione di veicoli a motore e introducendo il suo primo camion nel 1931.

LE PRIME AUTO: ANNI ’60 A ANNI ’80

Cosmo Sport 110S

Nel 1960, cambiò ufficialmente il suo nome in Mazda Motor Corporation.

Fu qualche anno dopo che arrivò il vero momento di svolta nella storia di Mazda, rappresentato dalla Cosmo Sport 110S, una coupé sportiva introdotta nel 1967.

L’auto era alimentata dal motore rotativo Wankel, un’innovazione ideata da Mazda che suscitò l’interesse dell’industria automobilistica, aprendo la strada a una serie di successi futuri.

Mazda 323

Negli anni ’70, consolidò la sua presenza nel panorama internazionale esportando veicoli negli Stati Uniti e in Europa.

Nel 1979, lanciò il suo primo veicolo di massa, la Mazda 323 (conosciuta anche come Familia o GLC).

Questa compatta economica ottenne un grande successo e contribuì a consolidare la reputazione di Mazda come produttore di auto di qualità a prezzi accessibili.

Mazda MX-5 Miata

Negli anni ’80, Mazda continuò a puntare sull’innovazione tecnologica e, nel 1989, introdusse la Mazda MX-5 Miata, una roadster sportiva destinata a rivoluzionare l’industria automobilistica.

La Miata divenne un’icona grazie al suo design classico e all’esperienza di guida entusiasmante. Ancora oggi è amata da appassionati di auto di tutto il mondo.

L’ESPANSIONE NEGLI ANNI ’90

Negli anni ’90, la casa giapponese cercò di espandersi ulteriormente a livello globale e stabilì una partnership strategica con la Ford Motor Company.

Questa portò ad una collaborazione nella progettazione e nello sviluppo di veicoli, dando vita a modelli di successo come la Mazda6 e la Mazda3.

IL NUOVO MILLENNIO

Nel nuovo millennio, Mazda abbraccia il concetto di “Zoom-Zoom“, che rappresenta l’essenza del piacere di guida e dell’esperienza coinvolgente offerta dai loro veicoli.

Nel 2012, lancia CX-5 ed introduce, insieme al nuovo crossover compatto, anche il concetto di SKYACTIV Technology.

Grazie ad una combinazione di design leggero, motori efficienti e tecnologie avanzate, Mazda, riesce a migliorare le sensazioni di guida, l’efficienza e a ridurre le emissioni.

Con MX-30, nel 2020, la casa automobilistica giapponese decide di favorire una mobilità più sostenibile realizzando il loro primo veicolo completamente elettrico.

Impegnandosi a fare del suo meglio per ridurre l’impatto ambientale dei suoi veicoli.

La storia di Mazda è un esempio di determinazione, creatività e passione per l’automobilismo.

Attraverso l’impegno con il quale ha affrontato ogni sfida e tutte le innovazioni che ha introdotto, Mazda è riuscita a distinguersi come uno dei principali produttori di auto al mondo in grado di garantire gioia e soddisfazione ad ogni suo possessore.

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Vintage GP: ep. 12

Vintage ep.12: Audi QUATTRO
Vintage GP: ep. 12 Audi QUATTRO

Vintage GP: ep. 12 – Audi QUATTRO

Vintage GP: ep. 12. Audi QUATTRO, l’auto che ha segnato una rivoluzione, salvando Audi dal dimenticatoio e stravolgendo il rally negli anni’80. Oggi vi raccontiamo la storia della leggendaria Audi Quattro.

Vintage GP: ep. 12 Audi QUATTRO Vintage GP: ep. 12 Audi QUATTRO

L’INIZIO DELLA STORIA

La storia dell’Audi Quattro ha inizio nell’inverno del 1976, quando durante i test della Volkswagen Iltis (un veicolo militare 4×4 ispirato alle Jeep Willys della Seconda Guerra Mondiale), l’ingegnere Jorg Bensinger notò che l’Iltis coi suoi 75 cv, si comportava meglio sulla neve rispetto alle potenti berline Audi a trazione anteriore.

Da qui nacque l’idea di creare una berlina a trazione integrale. Proposta al titolare della Ricerca e Sviluppo, Ferdinand Piech, l’idea fu accolta con l’unica condizione di testarla su una vettura sportiva stradale.

Un team di tecnici, guidato da Walter Treser, montò la meccanica a trazione integrale della Iltis sulla scocca di un’Audi 80. Il prototipo fu portato al Passo Turracher Hohe in Austria, dove fu testato su ghiaccio e neve di fronte ai dirigenti di Audi, che rimasero colpiti dalle prestazioni impressionanti (anche a temperature estreme di -30°C) e diedero il via alla produzione della vettura a trazione integrale.

L’Audi Quattro fu presentata al Salone internazionale dell’automobile di Ginevra nel marzo 1980. Ferdinand Piech, durante la conferenza di lancio, dichiarò che la Quattro segnava l’inizio di qualcosa di importante.

La vettura presentava arcate bombate, sospensioni indipendenti, la nuova trazione Quattro e un motore turbo da 2.1 litri a 5 cilindri che erogava 200 CV, consentendo uno 0-100 km/h in soli 7 secondi (tutto questo nel 1980).

Nonostante il prezzo non economico e lo scetticismo sulle vendite, la Quattro si rivelò un vero successo, tanto da diventare la pioniera che avviò la vendita di milioni di vetture con trazione Quattro per la casa automobilistica di Ingolstadt.

Audi QUATTRO

AUDI QUATTRO E IL RALLY

Per realizzare il suo desiderio di debuttare nel rally Piech fondò Audi Sport, e nonostante non avesse ancora venduto il numero minimo di vetture richiesto, la Quattro debuttò nel 1980 come mezzo non competitivo, ma si rivelò talmente efficace, che il suo pilota Hannu Mikkola avrebbe vinto il Rally di Algarve con un vantaggio di mezz’ora.

Audi Sport partecipò a otto eventi del WRC nel 1981, ottenendo tre vittorie, incluso il primo successo di una donna nel WRC grazie a Michelle Mouton al Rally di Sanremo, e nel 1982, Audi Sport vinse il titolo Costruttori.

Il 1983 fu l’anno in cui venne introdotta la categoria Gruppo B, che segnò una svolta nel mondo dei rally. Caratterizzata da regolamentazioni molto limitate, consentiva alle vetture di essere portate all’estremo. Gli spettatori, si riversavano sulle strade, spostandosi rapidamente per assistere alle auto che sfrecciavano a velocità incredibili e i piloti si spingevano al limite delle proprie capacità .

Audi quell’anno dominò la categoria grazie alle Quattro A1 e A2, Hannu Mikkola vinse il campionato piloti nel 1983, seguito da Stig Blomqvist nel 1984, che portò anche alla vittoria del campionato costruttori.

IL SUCCESSO DELL’AUDI QUATTRO

La Quattro ebbe un enorme successo di vendite nel 1985, spingendo Audi a implementare la trazione Quattro su tutta la gamma dei modelli.

Nel frattempo, nel Gruppo B, le vetture stavano diventando sempre più potenti. Audi decise di omologare una versione più aggressiva chiamata Sport Quattro S1 in soli 224 esemplari.

Nonostante la potenza mostruosa di 450 CV della versione da rally, l’attenzione alla sicurezza limitò il suo pieno potenziale. Tuttavia, i piloti come Stig Blomqvist, Walter Rohrl e Michelle Mouton ottennero comunque importanti risultati, tra cui la vittoria di Mouton alla cronoscalata di Pikes Peak.

Nel 1986, la Sport Quattro fu ulteriormente potenziata a 500 CV, con migliorie aerodinamiche e un sistema di Anti-Lag per una migliore risposta del motore. La vettura raggiungeva lo 0-100 in soli 3,1 secondi e pesava solo 960 kg. Nonostante i successi ottenuti, il Gruppo B venne bandito dalle competizioni a causa dei crescenti problemi di sicurezza. Di conseguenza, Audi si ritirò dalle competizioni rally a partire dall’anno successivo.

Nel 1987, Audi fece un ritorno al campionato WRC, ma non riuscì a replicare lo stesso successo di prima, nonostante alcune vittorie di tappa.

Tuttavia, la Sport Quattro continuò a competere con successo. A Pikes Peak, Walter Röhrl guidò la nuova Sport Quattro S1 Evo 2, potenziata a 600 CV e con miglioramenti aerodinamici, conquistando la terza vittoria consecutiva di Audi e stabilendo un nuovo record, battendo quello precedente di 22 secondi.

Audi S1 Evo 2

LE VERSIONI STRADALI

Nel frattempo, le versioni stradali della Quattro subirono miglioramenti significativi, inclusa l’introduzione dell’ABS, l’adozione di ruote più larghe e un miglioramento delle prestazioni di guida.

In particolare, il motore subì modifiche sostanziali: la cilindrata aumentò da 2.1 a 2.2 litri, il numero di valvole passò da 10 a 20 e la potenza raggiunse i 220 CV.

Il motore venne accoppiato a un differenziale autobloccante Torsen, consentendo uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 6 secondi.

Nel corso degli anni, la vettura subì ulteriori modifiche fino al 1991. Alla fine della sua produzione, Audi vendette complessivamente 12.000 esemplari dell’Ur-Quattro.

Vintage GP: ep. 12 Audi QUATTRO

Audi QUATTRO

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Le 10 Auto più strane di sempre

Le 10 Auto più strane di sempre

Nel corso del tempo l’industria automobilistica ci ha regalato delle auto davvero strane grazie al loro design fuori dal comune e dai loro dettagli più che unici.                            

Oggi noi di Grand Prix ti portiamo alla scoperta di 10 auto che ne sono l’esempio perfetto.

Partiamo subito con la prima auto unica nel suo genere!

Le 10 Auto più strane di sempre

Reliant Robin

Reliant Robin

Iniziamo con la Reliant Robin, una piccola auto inglese famosa per la sua configurazione a tre ruote che le da la capacità di ribaltarsi facilmente.

Nonostante la sua stranezza, è diventata un’icona dell’industria automobilistica britannica e ha guadagnato una certa popolarità grazie alla sua eccentricità.

Peel P50

Notoriamente famosa per essere la “macchina più piccola del mondo“.

La Peel P50 è una microcar a tre ruote prodotta sull’Isola di Man negli anni ’60.

Con una singola porta anteriore e un design adorabile, la P50 è diventata un’icona automobilistica ed è ad oggi considerata una rarità dagli appassionati.

Amphicar Model 770

Amphicar Model 770

L’Amphicar Model 770 è stato uno dei pochi veicoli anfibi a essere commercializzato per uso civile.

Prodotta negli anni ’60 grazie alle due eliche posteriori poteva trasformarsi in una piccola imbarcazione, consentendo di guidare sia su strada (a una velocità massima di 113 km/h) che in acqua (a una velocità massima di 11 km/h).

Messerschmitt KR200

La Messerschmitt KR200 è un’altra auto a tre ruote, ma questa volta prodotta nella Germania del dopoguerra.

. Il suo design era aerodinamico, con una carrozzeria a goccia e un tettuccio a cupola trasparente (che era unito con la portiera).

Il KR200 era alimentato da un motore a due tempi da 191 cc, che la spingeva a una velocità massima di circa 90 km/h.

Volkswagen XL-1

Volkswagen XL-1

La Volkswagen XL-1 è una vettura ibrida plug-in prodotta dalla Volkswagen, caratterizzata da un design aerodinamico e portiere ad apertura verso l’alto.

La sua principale caratteristica è l’efficienza energetica, grazie alla combinazione di un motore diesel a due cilindri da 0,8 litri e un motore elettrico.

Questa combinazione permette di percorrere fino a 100 km con soltanto un litro di gasolio. La XL-1 è stata prodotta in quantità limitate ed è considerata una vera e propria supercar in termini di efficienza.

BMW Isetta

La BMW Isetta è una microcar tedesca degli anni ’50 e ’60, con una singola porta anteriore che si apriva insieme al volante.

Questa vettura compatta è diventata famosa come veicolo cittadino e nonostante le sue dimensioni compatte, era sorprendentemente spaziosa all’interno, in grado di ospitare due passeggeri e offrire un bagagliaio limitato.

Autozam AZ1

L’Autozam AZ-1 è una microcar giapponese prodotta da Mazda negli anni ’90 famosa per le sue minuscole dimensioni, caratterizzata per , il suo design e per le sue portiere ad ali di gabbiano che si aprono verso l’alto.

È alimentata da un motore 3 cilindri da 660 cc sovralimentato e l’interno dell’auto presenta un layout spartano, con sedili e volante sportivo che nel complesso offrono un’esperienza di guida dinamica.

Citroën Mèhari

La Citroën Méhari è un piccolo fuoristrada prodotto tra gli anni ’60 e ’70.

aveva come peculiarità la carrozzeria in plastica, che la rendeva resistente alla corrosione, e grazie alla trazione integrale e al motore a due cilindri da 602 cc, era versatile sia  su strada che fuori strada.

La Méhari divenne popolare nelle località marittime e costiere per la capacità di regalare a una  guida all’aria aperta.

Citroën Méhari

Toyota Sera

La Toyota Sera è una piccola coupé sportiva prodotta negli anni ’90.

La particolarità di questa vettura risiede nel suo design futuristico e nelle sue portiere a farfalla che si aprono verso l’alto (da cui si dice che McLaren abbia preso spunto per le sue vetture).

La Sera offriva soluzioni all’avanguardia come il tetto in vetro elettrico ed era alimentata da un motore a quattro cilindri da 1.5 litri, che offriva il compromesso perfetto tra prestazioni e efficienza.

BMW Z1

BMW Z1

La BMW Z1 è una roadster prodotta tra gli anni ’80 e ’90 famosa per le sue porte a scomparsa, che si ritraevano nella parte inferiore della vettura.

Il telaio della Z1 era realizzato in plastica rinforzata con fibra di vetro, che la rinforzava ma senza rinunciare alla leggerezza.

Sotto il cofano montava un motore a sei cilindri in linea e offriva un’esperienza di guida dinamica.

QUESTO ERA IL NOSTRO SPECIALE SULLE 10 AUTO PIU’ STRANE DI SEMPRE.  E VOI QUALE SCEGLIERESTE? FATECELO SAPERE NEI COMMENTI!

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Novità Audi: App Store con Audi infotainment

app store audi

Scopri l’ultima innovazione nel settore automobilistico con l’app store integrato nell’infotainment di Audi.

Questa nuova funzionalità, presentata al Mobile World Congress di Barcellona, promette di trasformare l’esperienza di guida digitale dei conducenti.

Approfondiamo i dettagli di questa novità esclusiva di Audi e il suo impatto sulla mobilità del futuro.

Un app store esclusivo per il mondo Audi

CARIAD, la software company del Gruppo Volkswagen, ha introdotto l’app store uniforme durante l’evento.

Audi, in particolare, sarà il primo brand a implementare questa rivoluzionaria funzionalità sui suoi modelli.

I conducenti Audi potranno sperimentare un nuovo livello di connettività digitale grazie a un’ampia selezione di app esclusive del marchio, oltre alle app di terze parti.

Collaborazione di successo con HARMAN

Grazie alla collaborazione strategica con HARMAN, una rinomata azienda specializzata in tecnologia elettronica, Audi è riuscita a integrare l’app store nell’infotainment.

Questa partnership ha permesso a Audi di mantenere il controllo sui contenuti di terze parti e di offrire un’esperienza di alto livello ai suoi clienti.

Esperienza di guida personalizzata e connessa

Con l’app store integrato nell’infotainment, i conducenti Audi potranno godere di un’ampia gamma di app dedicate all’ambiente automobilistico.

Musica, video, giochi, navigazione, parcheggio, ricarica e app per il meteo saranno solo alcune delle opzioni disponibili.

L’app store includerà anche le app del Gruppo Volkswagen per la mobilità, offrendo informazioni live sui semafori e servizi aggiuntivi.

Gli aggiornamenti frequenti, sia delle app di terze parti che di CARIAD, garantiranno un’esperienza di guida sempre all’avanguardia.

L’auto del futuro è Audi

Audi si posiziona come un marchio all’avanguardia nel settore automobilistico grazie all’implementazione di questa tecnologia rivoluzionaria.

Le prime Audi a ricevere il nuovo app store saranno le A4, A5, Q5, A6, A7, A8, Q8 e-tron e e-tron GT in EuropaStati UnitiCanadaMessico e nei mercati d’oltremare.

Successivamente l’app store verrà esteso ad altri modelli e regioni, nonché ad altri marchi del Gruppo Volkswagen.

L’app store integrato nell’infotainment rappresenta un importante traguardo per Audi, che mira a offrire un’esperienza di guida innovativa e connessa.

Questo nuovo sistema di infotainment farà parte del sistema ‘One.Infotainment’, che sarà integrato nelle prossime generazioni di veicoli Audi e Porsche.

Scegli Audi e vivi l’auto del futuro oggi stesso.

Fonte CARIAD

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