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Lo sapevi? ep.2

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Lo sapevi? ep.2

Lo sapevi? ep.2″.

La 1^ persona a fare 1 viaggio in auto è stata Bertha Ringer Benz

Bertha Benz è stata una pioniera dell’automobile tedesca.

La prima “donna dell’auto”, nonché moglie e socia in affari dell’inventore di auto Karl Benz.

Il 29 gennaio 1886, dopo anni di duro lavoro, Karl Benz registrò il brevetto per la prima automobile. 

Purtroppo nessuno sembrava interessato all’acquisto e per Karl cominciò un periodo di depressione.

Mentre per Bertha questa fu la spinta per intraprendere, il 5 agosto 1888, il primo viaggio in automobile della storia. Bertha rubò l’auto al marito senza avvertirlo di voler fare quel viaggio.

Prese come veicolo la “Patent Motorwagen” e la patente di guida del marito, che ai tempi era solo un fogliettino firmato che autorizzava l’intestatario di poter guidare l’auto.

Partì con i suoi due figli all’alba e la destinazione finale era la casa della madre.

La Patent Motorwagen l’auto con il quale Bertha Benz fece il suo viaggio

Il Viaggio

Il viaggio non si rivelò per niente semplice, più di 100 km di strade non asfaltate pensate inizialmente per il transito di carrozze trainate da cavalli, senza nessun tipo di indicazione stradale o per rifornimenti di benzina.

Per fare il pieno si dovette fermare in una farmacia di Wiesloch (il primo distributore di benzina della storia).

Grazie a questo viaggio, Bertha ebbe modo di accorgersi dei miglioramenti di cui aveva bisogno la vettura.

Accorgimenti dovuti anche ai disagi che dovette superare durante il percorso: ad esempio, dovette sbloccare l’alimentazione della benzina con il fermaglio del suo cappello e usare la propria giarrettiera come materiale isolante.

Alla sera quando arrivò a destinazione mandò un telegramma al marito per informarlo del successo del viaggio e qualche giorno dopo torno a Mannheim.

Il viaggio attirò moltissima attenzione: sia in Germania che in tutto il mondo.

Il percorso intrapreso da Bertha ha portato ha portato la Benz Patent-Motorwagen all’attenzione di tutti e ha dimostrato che viaggiare senza carrozza con cavalli era possibile.

Inoltre, dopo il viaggio, Bertha riportò a Karl tutti i problemi avuti per poter implementare i miglioramenti necessari, come ad esempio l’introduzione di un ulteriore cambio, più corto, per affrontare le salite, o freni in pelle per migliorare la potenza di frenata

Per la sua impresa nel 2008, viene creata la “Bertha Benz Memorial Route”: una strada turistica di 194 km che passa per i luoghi attraversati da Bertha; nel 2016 invece, Bertha viene inserita nell’Automotive Hall of Fame.

Lo sapevi? ep.1

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Lo sapevi? ep.1

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Lo sapevi? ep.1

Lo sapevi? ep.1″.

Iniziamo una nuova rubrica insieme all’insegna della scoperta di piccole “chicche” che forse non sapevi sul mondo dell’automotive!

Pronto a partire?

Oggi nel primo episodio di “Lo sapevi? ep.1″ vi parliamo del CAMPER: a chi è venuto in mente di inventare una casa su 4 ruote? Dove è iniziata la sua storia?

Lo sapevi? ep.1

L’antenato del Camper

Il Camper nacque in Francia da un’idea di Jules Secrestat, un pioniere dell’automobile, che commissionò la realizzazione di un mezzo lungo circa 7 metri composto da una parte abitativa ad un carrozziere di Bordeaux, Henri Lafitte.

Venne ultimato nel 1903 e venne chiamato “Bourlinguette”.

In foto uno dei primi Bourlinguette creati.

Nel 1915 i due giramondo Roland e Mary Conklin, idearono un camper sul telaio pensato per un autobus a due piani. L’autobus a due piani era dotato di doccia, tavoli, divani, letti e anche un giardino sul tetto.

Veniva alimentato a gas e anche da un generatore elettrico e prese il nome di “Conklin Gypsy Van”.

I due coniugi attraversarono gli Stati Uniti, da New York fino a San Francisco.

Questo camper primordiale divenne così famoso che anche il New York Times seguì i coniugi nel loro viaggio, riportando settimanalmente i dettagli della loro avventura.

il Conklin Gypsy Van

L’interesse delle case automobilistiche per il Camperismo

L’avventura di Roland e Mary creò grande interesse nelle persone e aprì le porte alla diffusione del fenomeno del “Camperismo” in tutta America.

Visto questo grande interesse riscontrato nelle persone, le prime case automobilistiche cominciarono a produrre i primi modelli di camper.

La casa automobilistica Pierce-Arrow presentò il modello “Touring Landau” al salone dell’auto del Madison Square Garden.

Fu il primo mezzo prodotto in serie, conversione di un’automobile dell’epoca, a cui venivano dati sedili pieghevoli per potersi piegare e dormire.

Nel 1937 la “Ford House-Car” costruì una versione più avanzata del “Touring Landau”, ma ancora senza servizi igienici: questo camper aveva un vero e proprio letto e un’area scrivania nella parte posteriore che gli dava un’atmosfera più familiare.

È solo dopo la seconda guerra mondiale che cominciò la moda del “Camperismo”.

La nascita del mito “Westfalia”

Nel 1950 in Germania cominciano a comparire i primi adattamenti di furgone Volkswagen, pensati appunto per essere adattabili al modello del camper.

Durante la visita agli stabilimenti di Wolfsburg della Volkswagen, l’importatore olandese Ben Pon vide un curioso carrello allestito per trasportare i materiali pesanti costruito sulla base del Maggiolino.

Vedendo questo mezzo, Pon, ebbe l’idea di costruire un mezzo per il trasporto delle persone.

E nacque così il mito del minibus Volkswagen oppure “Westfalia”, (chiamato così in Italia), Il primo camper ufficiale “Volkswagen Transporter”.

Vw Transporter, nato nel 1950 ma sempre così giovane

Dagli anni ’70 ad oggi

Il vero e proprio boom del camper si ha però intorno agli anni ’60-’70 che coincide con l’inizio del fenomeno degli Hippie e molti produttori di auto si cimentano in questo segmento di mercato.

Lo sapevi? ep.1

Il Camper è stato riscontrato come mezzo preferito dagli italiani per andare in vacanza.

Nel 2022 il mercato del camper ha avuto un aumento incredibile delle vendite, 35% rispetto al 2020, aumento causato sicuramente dalla pandemia, ma anche dalla riscoperta di un turismo più avventuroso e a contatto con la natura.


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