Pensavi che le auto elettriche fossero un invenzione recente? Be’ non è proprio così, i primi prototipi di auto elettriche risalgono a quasi due secoli fa.
Il primo mezzo elettrico venne realizzato da un ingegnere ungherese Ányos Jedlik nel 1828. Grazie al motore elettrico di sua invenzione, riuscì ad assemblare una proto-automobile.
Uno dei primi tentativi di produrre una vera vettura in versione elettrica, fu la Fiat Panda Elettra, lanciata durante i Mondiali del ’90. Montava batterie al piombo, che le permettevano una autonomia massima di 100 km ed una velocità massima di 70 km/h.
È davvero meglio per l’ambiente?
Non esiste una tipologia di veicolo meno inquinante di un’altra; ci sono diversi fattori da tenere in considerazione per determinare i consumi e le emissioni di una determinata auto, come ad esempio: le dimensioni del veicolo, il tipo di utilizzo, la percorrenza e se l’energia proviene da fonti rinnovabili.
Bisogna anche ammettere che l’automobile elettrica perde in competitività sul fronte autonomia: con batterie di grandi capacità, aumenta il peso e diminuisce l’efficienza, con batterie più compatte l’autonomia è minore e le batterie stesse necessitano di più cicli di ricarica a parità di percorrenza.
Il problema della ricarica batterie: tempi e costi
Perché sono così importanti le batterie? Il motivo fondamentale è che rappresentano il “serbatoio” della vettura elettrica.
Il tempo di ricarica può variare a seconda della potenza erogata in kW; più rapidità significa più stress per la batteria stessa, e proprio per evitare di rimanere con un’automobile ferma per la batteria “cotta”, alcuni marchi automobilistici offrono la possibilità del noleggio o leasing sul pacco batterie.
Quanto tempo si impiega per la ricarica? Attualmente si parla tempi che vanno dalle 2 alle 8 ore: le colonnine pubbliche permettono ricariche più rapide rispetto a quelle domestiche.
I veri vantaggi dell’elettrico
Dove si risparmia?
Nella manutenzione di motore e freni, per esempio, entrambi soggetti a minor usura.
Ci sono poi componenti che non sono presenti nelle auto elettriche e che non devono essere riparate o cambiate nel caso di rottura: come le candele, la frizione, il radiatore o la marmitta.
Inoltre c’è l’esenzione bollo auto per i primi 5 anni e la possibilità di avere copertura assicurativa più bassa fino del 50%.
Dove conviene l’elettrico? Uno dei grandi vantaggi delle automobili elettriche è la possibilità di recuperare energia quanto la vettura rallenta o in frenata, grazie alla frenata rigenerativa.
Data questa funzione, il comportamento più efficiente si ottiene in città, dove il traffico costringe a piccole accelerazioni così come a piccole e costanti frenate
A quanto ammonta l’autonomia? A seconda del modello, si va dai 200 ai 480 km. Si tratta di autonomia massima, il che significa che più di quello non è possibile fare.
In merito a questo, le aziende automobilistiche stanno tentando di ridurre al minimo gli sprechi energetici.
Maggior efficienza e utilizzo di batterie con maggiore capacità stanno effettivamente aumentando l’autonomia dei nuovi modelli elettrici.
Clamoroso sorpasso: in Europa per la prima volta, vendute più auto elettriche che Diesel.
Secondo l’analista Matthias Schmidt, più di un quinto delle auto nuove vendute in Europa nel 2021 erano 100% elettriche, mentre quelle a gasolio non hanno raggiunto la soglia del 20%.
Vendite: L’Elettrico BATTE il Diesel. Dicembre 2021 ha segnato una svolta storica nel mercato delle auto europeo.
In UE infatti, ha per la prima volta in assoluto le vendite di auto elettriche hanno superato quelle delle vetture diesel. Sempre secondo i dati di M. Schmidt, più di un quinto delle auto nuove vendute in Europa nel 2021 erano 100% elettriche, mentre quelle a gasolio non hanno raggiunto il 20%.
I numeri hanno registrato 176 mila nuove auto elettriche immatricolate, un nuovo record assoluto, che indica una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ovvero dicembre.
Al contrario le vendite delle auto diesel, si piazzano in coda a 16 mila esemplari di distanza (160 mila vetture vendute). Dal 2015 – anno dello scandalo Dieselgate – si ha un calo costante per quanto riguardo la vendita di auto alimentate a diesel. All’epoca i modelli spinti da propulsori a gasolio rappresentavano oltre il 50% delle immatricolazioni in 18 Paesi dell’Unione.
L’incremento delle vendite dell’elettrico nell’ultimo trimestre 2021
La tendenza, favorita dagli incentivi statali sull’acquisto di veicoli a zero emissioni nei paesi europei , ha riportato un’ulteriore aumento di vendite nell’ultimo trimestre dell’anno, dove tutta l’industria automobilistica si è trovata a dover spingere ulteriormente sull’elettrico per abbattere la media di emissioni di CO2 delle loro vendite di tutto il 2021.
L’obiettivo? Evitare le pensanti multe in tema di inquinamento da parte delle autorità europee
Il nostro paese, segue questo trend in maniera più contenuta. Infatti nel 2021 sono state vendute 67.542 auto elettriche, segnando una crescita del 107,6% rispetto al 2020. Le vetture diesel invece, hanno registrato calo del 27,7%, a fronte di 333.635 nuove immatricolazioni.
L’elettrico, ha preso una strada che sembra segnare il futuro del mondo della mobilità, e sta registrando una forte crescita all’interno di un mercato dove, solamente fino a pochi anni fa non si pensava potesse prendere piede.
Sarà la strada giusta?
E tu cosa ne pensi?
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“Il cambiamento? Un’opportunità! Serve una scelta responsabile”
Su “Bologna – Il Resto del Carlino” è uscita l’intervista a Bruno Belgioco CEO di Grand Prix in occasione della partecipazione di Grand Prix Group all’EVSHOW a Bologna.
Questa manifestazione è la prima in Italia dedicata alla mobilità sostenibile.
L’evento si è tenuto dall’ 1 al 4 Ottobre 2021 ai Giardini Margherita a Bologna, ed era dedicato all’elettrificazione delle auto, Belgioco si è soffermato sull’evoluzione del mondo Automotive;
Focus dell’intervista è stato il tema delle auto elettriche, aggiungendo un piccolo spoiler su un nuovo progetto in fase in fase test.
Qui di seguito è possibile leggere l’articolo uscito sul sopraccitato quotidiano lo scorso 30 Settembre.
Kia EV6 è crossover elettrico che segna l’inizio di una nuova Era, ponendosi come standard di riferimento per il futuro.
Con una potenza combinata di 325CV, data da due motori a corrente (uno all’avantreno e l’altro al retrotreno), questo modello 4×4 nell’allestimento sportivo GT Line, è già ordinabile ed arriverà nei concessionari per fine Novembre 2021.
La EV6, con il suo design accattivante e futuristico e i suoi fari avvolgenti, attira l’attenzione dei più;
Uno degli elementi più sorprendenti che spicca nell’abitacolo è il grande display audiovisivo e di navigazione caratterizzato da un profilo curvo e privo di interruzioni con due schermi da 12,3 pollici. La linea netta e definita del grande schermo abbinato alla plancia compatta danno all’abitacolo un’atmosfera di ampio respiro.
I sedili hanno una struttura sottile e leggera all’insegna della contemporaneità, mentre i rivestimenti utilizzano materiali tessili moderni, dall’aspetto raffinato e realizzati utilizzando plastica riciclata (l’equivalente di 111 bottiglie d’acqua), oppure pelle vegana.
La ricarica rapida della Kia EV6
EV6 si può ricaricare con sistemi a 800V e 400 V, senza la necessità di componenti o adattatori aggiuntivi.
E’ in grado di effettuare una ricarica ad alta velocità dal 10 all’80% in 18 minuti nonché di recuperare energia sufficiente a percorrere 100 km quattro minuti e mezzo.
Su EV6 è presente anche l’ultima generazione del sistema di frenata rigenerativa intelligente “i-PEDAL” che può essere attivata tramite i paddle posti dietro alla corona del volante.
Servendosi di questa tecnologia, i conducenti possono rallentare, recuperando l’energia cinetica e quindi ricaricare le batterie della vettura con il solo utilizzo delle mani.
Guarda il Video di Nuova EV6:
Quanto costa Nuova Kia EV6
I prezzi partono da 49.500 euro per la 2WD da 229 CV.
Per la GT Line si sale a 61.000 euro mentre per la sportiva GT il costo è di 69.500 euro.
Fatto salvo per la versione GT, tutta la gamma di EV6 gode degli incentivi nazionali per l’acquisto di vetture elettriche con o senza rottamazione.
A questi si sommano anche le promozioni Kia portando i vantaggi per chi acquista a 10.500 euro in caso di rottamazione e 7.500 euro per chi invece non ha un veicolo inquinante da dare indietro.
EV6 Experience 3D Tour
In occasione dell’uscita della nuova EV6, lo scorso mese noi di Grand Prix abbiamo presentato la vettura con l’evento “EV6 Experience 3D Tour” organizzato da Kia, qui era possibile vedere e toccare con mano quest’auto del futuro e parlare con tecnici e consulenti dedicati.
Ecco qui qualche foto della serata. >>>
Speriamo di avervi invogliato a vedere o anche solo venire a provare questa nuovissima auto.
Cosa succede se porto l’auto elettrica all’autolavaggio?
Posso effettuare la ricarica presso stazioni di ricarica pubbliche quando piove?
Sono necessari pneumatici speciali per l’auto elettrica?
Se ci pensiamo sembra che sia tutto chiaro e non siano necessarie domande sull’elettromobilità.
Ma poi vengono i dubbi.
Per evitare che ciò accada, ecco le risposte alle dieci domande più insolite che abbiamo ricevuto in Audi Grand Prix sulle auto elettriche.
1. Posso portare le auto elettrica all’autolavaggio?
Questa domanda è una delle più frequenti da parte dei nostri clienti che intendo approcciare la mobilità elettrica.
Il dubbio è legittimo.
Tutto sommato ci hanno insegnato che bisogna sempre stare attenti ad avvicinare elettricità e acqua.
Ma portare un’auto elettrica all’autolavaggio non è come buttare un tostapane nella vasca da bagno.
L’elettronica e la batteria sono ben protette dalle infiltrazioni di umidità nelle auto elettriche.
Quindi puoi tranquillamente lasciar perdere il lavaggio a secco o la spugna bagnata e andare all’autolavaggio più vicino.
2. Si esaurisce la batteria dell’auto elettrica prima o poi?
Mentre molte batterie di telefoni cellulari dopo pochi anni cominciano a dare problemi, la batteria di un’auto elettrica inizia a dare segni di cedimento molto più tardi.
Dato che le batterie usate dai costruttori sono tutte diverse, la domanda sulla durata della batteria di un’auto elettrica non può avere un’unica risposta.
Molti costruttori indicano nella garanzia di acquisto dopo quanti anni oppure dopo quanti chilometri di percorrenza la capacità di carica della batteria è almeno ancora del 70%.
La buona notizia per il tuo conto in banca è che se la batteria dovesse davvero dare segni di cedimento, puoi semplicemente far sostituire alcune celle presso l’officina specializzata.
3. Posso ricaricare un’auto elettrica quando piove?
Con vento forza 10 e pioggia battente sarebbe meglio stare a casa anziché andare alla stazione di ricarica.
Ma non si può sempre scegliere, giusto?
La buona notizia è che puoi ricaricare l’auto elettrica in tutta tranquillità anche se piove senza pietà.
Nelle auto elettriche, i raccordi di ricarica sono progettati in modo che la corrente elettrica scorre solo se il contatto fra connettore e veicolo è ben chiuso ed è impossibile l’infiltrazione di acqua nel collegamento.
L’unica accortezza che bisogna avere è quella di non far bagnare l’interno del connettore. Anche se ciò dovesse avvenire non c’è alcuna possibilità di prendere la scossa.
Nel caso in cui il connettore sia bagnato l’unica cosa che accade è che non si avvia la ricarica, in quanto il sistema di protezione della vettura impedisce il passaggio di corrente..
4. E se…la colpisse un fulmine?
Si…i più curiosi, ci hanno chiesto anche questo
L’auto elettrica non attira i fulmini più di quanto facciano le auto a benzina o diesel.
Come su qualsiasi auto chiusa, anche quando sei a bordo di un’auto elettrica la gabbia di Faraday ti protegge dalla scarica di un fulmine.
5. Sono necessari pneumatici speciali per l’auto elettrica?
La risposta è nì.
Se gli pneumatici soddisfano le specifiche dell’auto (dimensioni, indice di carico ecc.), in teoria ne puoi montare di qualsiasi tipo.
Tuttavia gli pneumatici specifici per auto elettriche spesso sono caratterizzati da una resistenza al rotolamento ottimizzata.
Questo perché una minore resistenza al rotolamento comporta una maggiore efficienza energetica dell’auto durante la marcia e quindi una maggiore autonomia con una carica della batteria.
6. Come si attaccano i cavetti su un’auto elettrica?
Per farla breve, non si attaccano; almeno per quanto riguarda la grande batteria principale.
Invece alla batteria di avviamento a 12 volt, montata sia sulle auto elettriche sia su quelle con motore a combustione, li puoi collegare senza problemi.
In ogni caso la possibilità che la batteria piccola si scarichi è davvero remota.
7. Un’auto elettrica può “suonare” come un’auto sportiva?
Con una buona dose di sound design forse si riuscirebbe a imitare il caratteristico ruggito di un’auto sportiva con motore a combustione, proprio come accade sulla nuova Audi e-tron RS GT.
Ma fare in modo che un motore elettrico abbia la stessa voce di un motore a combustione non rientra fra gli scopi dichiarati dell’elettromobilità.
La bassa rumorosità è una delle caratteristiche peculiari delle auto elettriche e a lungo termine contribuirà a ridurre l’inquinamento acustico soprattutto nei centri cittadini.
8. Ma come faccio con la ricarica, dove sono le colonnine?
Per la maggior parte dei proprietari di auto elettriche, la strada fino alla stazione di ricarica più vicina si ferma alla porta di casa, dato che molti ricaricano l’auto presso la propria abitazione.
Per tutti gli altri, in Italia ci sono complessivamente circa 23.000 colonnine di ricarica (aggiornamento: settembre 2021) e il numero è in costante crescita.
Per chi di voi si trovasse a Ferrara presso il nostro Salone Audi sono presenti ben 4 colonnine di ricarica tutte per voi 🙂
9. Le auto elettriche possono trainare una roulotte?
È difficile che un’auto elettrica riesca a trainare il peso di una roulotte senza che la batteria si scarichi rapidamente.
Se desideri andare in vacanza trainando una roulotte con la tua auto elettrica, devi armarti di santa pazienza.
Infatti ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che vengano prodotte in serie roulotte con assi semoventi elettrici.
10. La velocità influisce sul consumo di energia?
Sì: maggiore è la velocità, più rapidamente si scarica la batteria.
La resistenza aerodinamica aumenta esponenzialmente con l’aumentare della velocità.
Di conseguenza aumenta il fabbisogno di energia di trazione.
Marciando fino a 130 km/h trovi un buon compromesso fra velocità e autonomia.
In questo modo ti assicuri una lunga percorrenza in autostrada.
In città devi frenare più spesso, per fortuna!
Perché il traffico stop-and-go è una manna dal cielo?
Perché a ogni frenata viene recuperata energia, che torna direttamente nella batteria.
Ecco concluse le nostre 10 risposte alle domande più insolite sulla mobilità elettrica, soddisfatto?
Ne hai Altre? Scrivici nei commenti e saremo lieti di rispondere a tutte le tue curiosità in tema di mobilità elettrica!
L’idea di un auto elettrica non è una cosa attuale, sebbene ora stia avendo un supporto e un successo non raggiunto in passato.
La rivoluzione principale è avvenuta quando si è ottenuto un miglioramento delle efficienze relative alla tecnologia a polimeri di litio, una riduzione dei costi di produzione e tempi di ricarica più veloci.
Il primo passo evolutivo è stato effettuato nell’ambito della telefonia mobile, successivamente nei veicoli industriali per piccoli tragitti, fino ad arrivare a progetti realistici di aerei o navi mossi esclusivamente da motori elettrici.
Quali sono i vantaggi un’auto elettrica rispetto un’auto benzina o diesel?
I vantaggi sono di due tipologie: governativi e relativi alla mobilità.
Lo stato, coadiuvato da regioni, provincie e comuni favorisce iniziative per l’acquisto dell’auto grazie agli incentivi dell’ultimo decreto rilancio e sconti dedicati ai costi derivati dalla tassa di proprietà.
Infine un’auto elettrica non risente dei blocchi della circolazione, può accedere alle zone con limitazioni del traffico e molte città offrono i parcheggi gratuiti su strisce blu.
Altri vantaggi, si riscontrano anche nei costi di manutenzione, di gran lunga inferiori, in considerazione dell’assenza della maggior parte dei componenti di usura, tra i quali la gestione dei freni!
Per esempio Kia e-Niro, e-Soul e Hyundai Kona sono dotate del sistema “One pedal” che permette di utilizzare il freno motore generato dal sistema di recupero dell’energia per rallentare il veicolo fino a fermarlo, senza mai usare usare i freni.
Questo sistema è configurabile su 5 livelli di efficienza tramite le “paddle” poste a lato del volante.
Son presenti sul territorio colonnine che permettono la ricarica del tutto gratuita della tua auto.
Contrariamente è possibile stipulare contratti in abbonamento con i fornitori principali o pagamento diretto.
In media la ricarica della vettura ha un costo tra i 10€ e i 20€ (sia da colonnina che dalla rete elettrica dell’abitazione). L’autonomia attuale delle auto, in media, si aggira sui 400 km per cui il costo di un viaggio è decisamente conveniente.
Il passato dell’elettrificazione delle auto
Dall’invenzione della prima auto a combustione interna, dal 1804 a oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, e il mondo delle auto ha fatto passi da gigante.
Già dagli inizi dell’ 800 furono effettuati i primi esperimenti dedicati alla trazione di carri con l’elettricità.
L’auto mosse da una batteria elettrica sono nate grazie all’industriale scozzese Robert Anderson che ideò il primo calesse elettrico nella sua forma più grezza.
La svolta avvenne nel 1835, in Olanda, quando ChristopherBecker collaboratore del professore Sibrandus Stratingh di Groningen, diede vita all’auto elettrica.
Il perfezionamento degli accumulatori effettuato da Gaston Plante nel 1865 e Camille Faure nel 1881 rese la crescita di questi veicoli sempre più veloce e le performance decisamente migliori.
Le auto elettriche in Francia e Gran Bretagna riscossero molto successo e ottennero molti primati di percorrenza e di velocità, prima di vedere i motori a combustione prendere piede grazie alla loro solidità strutturale.
Fu battuto il limite dei 100 Km/h e il record fu raggiunto da Camille Jenatzy con il suo mezzo a sagoma di missile.
In considerazione dei limiti di lavoro per i veicoli all’epoca, la “Jamais Conente” raggiunse 105,88 Km/h nel aprile del 1899.
Anthony Electric, Baker Electric, Detroit Electric nei primi anni del XX secolo vendettero molte più auto rispetto ai veicoli benzina.
L’interruzione dello sviluppo per passare ai carburanti fossili:
Le auto a combustione presero piede con forza purtroppo a causa delle limitazioni tecniche delle batterie.
A causa della mancanza di una tecnologia per il controllo della carica e della trazione, le auto elettriche potevano percorrere i 32km/h circa.
Il seguito dell’ auto elettriche fu il “town car” : veicolo adatto a spazi ristretti come quartieri o piccole cittadine ed era alla portata solo del ceto agiato.
Le pubblicità dell’epoca la proponeva come mezzi di trasporto adatti alle donne, vista l’efficenza semplice, pulita, minimamente rumorosa e senza una particolare manutenzione meccanica.
Perchè acquistare un’auto elettrica?
Cosa ci riserva il futuro?
Pochi giorni fa il magnate avanguardista Elon Musk ha concluso il Battery Day Tesla con un annuncio shock, “le batterie del futuro vivranno per tutta la vita della vettura e si potrà contare sul massimo dell’efficenza per 1 milione di miglia (1’609’344 km)”.
Il patron di Tesla ha aperto un nuovo stabilimento a Fremont dove verrà ingegnerizzata la nuova tecnologia, che prevede di eliminare il cobalto e abbattere i costi fino a 100 dollari al kilowattora (circa 86 euro).
Il cobalto usato nella produzioni di molti componenti per smartphone, tablet, auto, computer e dispositivi elettronici in genere, attualmente viene estratto senza nessun rispetto dei diritti umani dei lavoratori delle miniere e con impianti senza gestione delle normative ecologiche e di salvaguardia dell’ambiente.
Questo miglioramento tecnologico porterà le auto a batterie ad un costo analogo del carburante fossile e ad un abbattimento dell’inquinamento dato dalle acque reflue pari al 75% in meno rispetto a oggi.
Società come Panasonic, LG, CATL, LG Chem, Byd, Samsung Sdi portano avanti progetti per la realizzazione di batterie sempre più efficienti.
Il materiale più innovativo al momento studiato è il grafene.
I vantaggi della batteria al grafene, oltre al tempo di autonomia decisamente maggiore rispetto a quella al litio, sono basati sul tempo di ricarica, ridotto a circa 15 minuti e la longevità della batteria, che sale fino 3500 ricariche senza il tanto temuto effetto memoria.
Il materiale è stato scoperto dai ricercatori russi Andre K. Geim e Konstantin S. Novoselov, insigniti del premio Nobel per la fisica nel 2010.
In cosa consiste il Grafene?
Considerata l’elevata conducibilità, il grafene, è un materiale con ampi utilizzi in diversi settori.
In sostanza, il grafene, è un “foglietto” bidimensionale di grafite dello spessore di pochissimi nanometri, il “foglietto” risulta impermeabile, trasparente e resistente come un diamante.
Un team di fisici italiani è riuscita a realizzare un anodo con il grafene nel laboratorio dell’istituto di Tecnologia di Genova.
Vittorio Pellegrini e Bruno Scrosati sono gli scienziati che hanno realizzato il prototipo, sortendo scalpore nella comunità scientifica e attirato l’interesse di molte aziende.
La batteria al grafene ha subito riscontrato l’interesse di vari produttori, non in ultimo quelli del settore automobilistico.
Perchè acquistare un’auto elettrica?
Recenti analisi hanno dimostrato che mediamente percorriamo 16km giornalieri e gli intervalli che passano tra uno spostamento e un altro sono mediamente di 4 ore. A favore dell’ambiente, il progresso ci sta portando ad avere queste auto green sempre più accattivanti e competitive in termini di prestazione e prezzi. In considerazione di ciò la maggioranza degli automobilisti può passare a un auto full electric perché come nel caso degli smartphone, ci siamo abituati ad arrivare a casa e collegarlo subito alla rete elettrica.
Il continuo evolversi della ricerca porterà a efficienze sempre migliori, ma già oggi abbiamo ottime auto elettriche.